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Tra problemi psichiatrici e un tentato suicidio: chi è l’uomo che ha ucciso la moglie e i 4 figli in Francia

Il 33enne Noé Bafania ha sterminato la sua famiglia in un appartamento a Meaux, cittadina alle porte di Parigi. In passato aveva già accoltellato la compagna (poi diventata sua moglie) quando era incinta. “La pugnalata è partita da sola” aveva assicurato. La coppia stava insieme da 14 anni e si conosceva dai tempi del liceo.
A cura di Biagio Chiariello
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La Francia è ancora sotto choc per la strage di Natale avvenuta a Meaux, non lontano da Parigi, dove una madre e i 4 figli sono stati trovati morti in un appartamento della cittadina nella regione dell'Île-de-France.

Il padre 33enne, che si era dato alla fuga, è stato arrestato ieri mattina, 26 dicembre. Nessun dubbio sul fatto che sia stato lui ad uccidere tutti. Il procuratore Jean-Baptiste Bladier ha spiegato che la donna e le due figlie più grandi sono state accoltellate più volte nella notte, mentre i due figli più piccoli sono stati soffocati o annegati.

Originario del sobborgo parigino di Colombes, Noé Bafania (questo il nome dell'uomo) era affetto da problemi psichiatrici e aveva anche tentato il suicidio. Bladier lo ha descritto così:

Non ha precedenti penali, tuttavia esiste un procedimento relativo a violenza con uso di coltello, per atti commessi all'interno della stessa abitazione contro la stessa vittima, nei confronti della madre di famiglia, il 14 novembre 2019. Il suo esame ci ha permesso di apprendere che l'imputato era in cura dal 2017 per disturbi depressivi e psicotici. L'11 giugno 2020, dopo che il procedimento è stato trasmesso ed esaminato dalla procura di Meaux, il caso è stato archiviato per stato mentale compromesso".

L'uomo aveva affermato di non voler fare del male alla moglie che amava: "La pugnalata è partita da sola", si era giustificato. La coppia stava insieme da 14 anni e si conosceva dai tempi del liceo. Lei era di origini haitiane. "Nell’ottobre del 2023" i due si sarebbero sposati, secondo quanto scrivono i media francesi.

Non è chiaro cosa abbia scatenato la sua furia omicida, il 33enne non è stato ancora interrogato. Ora rischia l'ergastolo, ma chiaramente a pesare potrebbe essere il suo stato psichiatrico. E così la pena prevista sarebbe di 30 anni o in alternativa verrà indicato "un percorso per ordinare misure di sicurezza", ha prefigurato il pubblico ministero di Meaux.

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