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Guerra in Ucraina

Tra bombe, terrore e vita nei bunker: la guerra in Ucraina vista dai bambini

L’invasione dell’Ucraina riguarda anche e soprattutto loro, i bambini, come ricorda e denuncia l’Unicef pubblicando le fotografie dei piccoli e involontari protagonisti del conflitto.
A cura di Enrico Tata
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C'è Tatiana, 9 anni, che grida: "Voglio solo tornare a casa, non voglio che ci sia una guerra". Ci sono Max, 4 anni, e sua madre Alona che stanno cercando, come tantissime altre donne e bambini, di passare il confine per trovare un luogo sicuro dove rifugiarsi. C'è chi, come Daryna, non vuole abbandonare la sua famiglia: "Non andrò da nessuna parte senza di loro". "Nessuno sa dove cadrà la prossima bomba", si preoccupa Nastia, 16 anni, terrorizzata. L'invasione dell'Ucraina riguarda anche e soprattutto loro, i bambini, come ricorda e denuncia l'Unicef pubblicando le fotografie dei piccoli e involontari protagonisti del conflitto.

Catherine Russell, direttrice dell'Unicef, ha chiesto ufficialmente una sospensione della guerra: "I bambini sono stati uccisi. I bambini sono stati feriti. E i bambini sono profondamente traumatizzati dalla violenza che li circonda. Facciamo appello per una sospensione delle azioni militari in corso in Ucraina. Tale sospensione permetterebbe agli aiuti umanitari di raggiungere le persone tagliate fuori dopo cinque giorni di intensi attacchi aerei e feroci combattimenti a terra in tutta la nazione. Permetterebbe anche alle famiglie nelle aree più colpite di avventurarsi per procurarsi cibo e acqua, per cercare cure mediche, o per andarsene in cerca di sicurezza".

In tutto il territorio ucraino ci sono 7,5 milioni di bambini e molti di loro sono già senza una casa oppure sono costretti a lasciare in qualche modo il loro Paese per scappare dalla guerra e dai bombardamenti. Secondo i dati più aggiornati del ministero dell'Interno ucraino, sono almeno 14 i bimbi che hanno perso la vita dall'inizio del conflitto e 116 sono quelli rimasti feriti in modo più o meno grave. I bambini sono terrorizzati, disperati per la loro sicurezza, e migliaia di loro stanno abbandonando l'Ucraina e i loro papà per scappare dalla guerra. Gli altri, che sono rimasti per ora in Ucraina, spesso non hanno a disposizione acqua potabile ed elettricità a causa dei bombardamenti e sono costretti a trascorrere molte ore della giornata e della notte all'interno dei bunker.

Secondo Save the Children nella zona est dell'Ucraina almeno 350mila bimbi sono rimasti senza scuola e almeno sei strutture educative sono state bombardate negli ultimi giorni. Dal 2014, ricorda l'associazione umanitaria, oltre 750 scuole sono state distrutte o danneggiate a causa del conflitto nell'Ucraina Orientale. Nelle ultime ore, inoltre, due insegnanti sono stati uccisi in una scuola a Gorlovka e un asilo e un orfanotrofio sono stati colpiti e danneggiati a Okhtyrka. Tra i sei morti c'era anche una bimba di 6 anni. In alcune zone del Paese dove le scuole sono ancora aperte, i genitori mandano a scuola i loro figli con adesivi su cui c'è scritto il gruppo sanguigno dei piccoli. Un aiuto per i medici che potrebbero essere costretti a soccorrerli.

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Gli aiuti stanno cominciando ad arrivare e gli ospedali italiani sono pronti ad accogliere i bambini. L'ospedale Bambino Gesù ha dato "disponibilità ad accogliere un numero importante di bambini malati oncologici dall'Ucraina affinché possano continuare le cure. E' stato informato anche Papa Francesco che sicuramente accoglierà molto volentieri l'iniziativa. Lui sta dialogando in molti modi. Questa è la diplomazia della misericordia. Abbiamo sempre accolto bambini provenienti da zone di guerra"

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