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Torna la paura per la febbre gialla: 40 vittime dall’inizio dell’anno

L’allarme in Brasile: finora la zona più colpita è quella del Minas Gerais, ma il contagio si sta diffondendo.
A cura di Susanna Picone
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Sono almeno quaranta le persone rimaste vittime dall’inizio dell’anno dell'epidemia di febbre gialla in Brasile, la peggiore registrata degli ultimi quattordici anni. Lo Stato più colpito è Minas Gerais, dove il governatore ha dichiarato lo stato di emergenza per 180 giorni, ma il contagio si sta diffondendo e altri casi sono stati già registrati a Bahia, San Paolo e Espirito Santo. A San Paolo, in particolare, nelle ultime ore ci sono stati almeno quattro decessi. In totale, sono sessanta le città brasiliane dove sono stati segnalati casi sospetti. Secondo quanto comunicato dalle autorità sanitarie del Paese, il numero di casi accertati è di settanta, ma vi sono anche altri 364 casi sospetti per cui il bilancio già drammatico delle vittime potrebbe anche aumentare. Lo scorso anno, invece, sarebbero stati accertati solo sette casi di contagio.

Lunghe code per vaccinarsi in Brasile – Nelle zone più colpite dalla febbre gialla del Paese si segnalano code per vaccinarsi e, da quanto emerso, a Minas Gerais, nel Sud-Est, il ministero della Salute ha fatto sapere che invierà altre 350.000 dosi di vaccino. Lì il numero di casi accertati è già salito a quarantasette. Gli immunizzati sono il 50 percento della popolazione.

Cos’è la "febbre gialla" – La febbre gialla è una malattia infettiva acuta virale che si trasmette attraverso la puntura di zanzare Aedes. È endemica nelle aree tropicali dell’Africa, del Centro e del Sud America. Il “giallo” nel nome si spiega con l’ittero che colpisce alcuni pazienti, causando occhi e pelle gialla. I primi sintomi della febbre compaiono solitamente dai tre ai sei giorni giorni dopo l'infezione. Non esiste un trattamento specifico per questa malattia ma la vaccinazione è altamente raccomandata come misura preventiva per i viaggiatori e per chi vive in Paesi endemici.

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