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Topolino fa dietrofront: niente copertina pro Charlie Hebdo. Proteste in rete

Il settimanale di fumetti non pubblicherà la copertina con le matite in solidarietà al settimanale satirico francese. Proteste fra la comunità dei lettori: “Spiegateci il perché di questa scelta”. Le edizioni Panini: “Divulgata una copertina che non era stata selezionata”.
A cura di Redazione
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Il numero 3089 di "Topolino" il celebre fumetto coi personaggi di Walt Disney e Carl Barks era attesissimo fra i numerosi appassionati italiani: la copertina annunciata era infatti di quelle da collezione, con i personaggi principali, Paperino e Topolino matita in pugno con intorno altri personaggi di varie etnie e culture, a dichiarare solidarietà a Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese i cui disegnatori sono stati ammazzati in un attacco terroristico lo scorso 7 gennaio, a Parigi. L'immagine, realizzata dal disegnatore e fumettista Stefano Turconi sarebbe dovuta dunque essere in edicola a partire dal 4 febbraio. E invece non ci sarà.

Il motivo non è ben chiaro, si ipotizza una discussione interna alla redazione di Topolino con diverse sensibilità e il prevalere finale di una copertina "normale" (ci sarà Pippo nelle vesti di reporter). Nel numero precedente quello che sarà in edicola fra poche ore la direttrice di Topolino Valentina De Poli aveva firmato un editoriale senza parole: una pagina bianca perché "non si possono trovare parole per descrivere il dolore". Intanto sulla pagina Facebook del settimanale di fumetti, la discussione tra i lettori è accesa.

La spiegazione delle Edizioni Panini

Le edizioni Panini che detengono per l'Italia la licenza dei celebri fumetti Disney spiegano così la descisione: "La copertina attribuita all’uscita n.3089 del 4 febbraio 2015, non corrisponde all’immagine definitiva selezionata tra una serie di creatività preparata all'uopo di cui l’immagine divulgata faceva parte. Il numero in oggetto, infatti, si presenterà nelle edicole con una creatività differente. La scelta di non pubblicare la creatività erroneamente circolarizzata è stata determinata dalle modalità di utilizzo dei personaggi del settimanale".

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