The Ocean Cleanup funziona: la macchina per pulire gli oceani sta raccogliendo plastica nel Pacifico
The Ocean Cleanup, il progetto lanciato da un giovane olandese ormai 7 anni fa, ha ottenuto i suoi primi risultati. Dopo una serie di tentativi il prototipo "System 001/B", barriera galleggiante progettata per rastrellare rifiuti nel Pacifico spinta dall'azione delle correnti, sta funzionando. A dare la buona notizia è il suo inventore Boyan Slat, che nel 2012, quando aveva solo 17 anni, fondò l'organizzazione no-profit con l'obiettivo di raccogliere la plastica dai mari. Il giovane olandese ha raccolto fondi per 35 milioni di dollari per mettere in piedi il suo progetto. Si tratta di una tecnologia innovativa, un sistema di tubi che appunto sfruttano il flusso delle maree e delle correnti per la raccolta della plastica, senza utilizzo di motori o personale a guidarlo. Ora il grande braccio galleggiante starebbe raccogliendo con successo detriti di ogni genere, dalle reti da pesca alle ruote di automobili, e anche minuscoli frammenti di plastica dalle dimensioni di 1 millimetro, pezzetti che rappresentano il vero pericolo per l’ecosistema marino.
L'annuncio dell'organizzazione olandese – Mercoledì l’organizzazione olandese ha emesso un comunicato che annuncia di aver raccolto la prima quantità con il sistema di Slat. Nel primo tentativo la barriera non era riuscita a raccogliere rifiuti poiché il suo movimento, determinato dalle correnti marine, era solidale con quello dei rifiuti stessi. Per ovviare a questo problema il nuovo prototipo è stato dotato di un'ancora galleggiante che consente di intrappolare i rifiuti che si muovono più velocemente. “Dopo aver iniziato questo viaggio sette anni fa, questo primo anno di test indica fortemente che la nostra visione è raggiungibile e che l’inizio della nostra missione di liberare gli oceani dai rifiuti di plastica è a portata di mano”, così il fondatore di Ocean Cleanup. Nel 2015 l’idea del giovane Boyan Slat venne inserita da Time tra le migliori dell’anno e la rivista Forbes l’ha inserito tra gli Under 30 più brillanti del mondo.