Thailandia, il treno dei malati Covid verso casa: aiuterà gli ospedali ormai al collasso
Le autorità thailandesi hanno iniziato a trasportare alcune persone risultate positive al Covid da Bangkok alle loro città natali per l'isolamento e le cure, e sopratutto per alleviare il carico sul sistema sanitario della capitale della Thailandia, ormai quasi totalmente saturo. Un primo convoglio che trasportava oltre un centinaio di pazienti e operatori sanitari ha lasciato la città per il nord-est; toccherà sette diverse province, dove gli ex malati saranno accolti dagli ufficiali sanitari e portati negli ospedali. I treni comunque saranno anche migliorati. "Devono ancora essere apportate alcune modifiche come la rimozione dei letti a castello superiori, l'installazione di zanzariere alle finestre, nonché i sistemi idrici ed elettrici", ha affermato in una nota la Bangkok Metropolitan Administration (BMA). "Più servizi igienici e bagni saranno costruiti all'esterno delle carrozze".
Il Covid in Thailandia
La Thailandia sta combattendo il suo più grande focolaio di coronavirus dall'inizio della pandemia. Martedì 27 luglio il Paese del sud-est asiatico ha registrato 14.150 nuovi casi e 118 decessi, portando il numero totale di positivi segnalati a 526.828 e 4.264 morti finora. Le autorità mediche di Bangkok hanno ammesso che tutti i letti in terapia intensiva per i pazienti Covid-19 negli ospedali pubblici erano pieni e che alcuni degenti erano in cura nei pronto soccorso. Le autorità hanno dovuto fronte alle critiche pubbliche sul ritmo della campagna vaccinale in Thailandia, che è rimasto indietro rispetto ad alcuni Paesi vicini. La Thailandia mira a inoculare 50 milioni di persone entro la fine dell'anno, ma finora solo il 5,6% dei suoi oltre 66 milioni di abitanti è completamente vaccinato, mentre il 18,9% ha ricevuto almeno una dose.