Texas, boia in crisi: scarseggia il farmaco per l’iniezione letale

I "boia" dello stato del Texas sono a corto di Pentobarbital, il farmaco utilizzato per effettuare le iniezioni letale sui condannati a morte. Jason Clark, portavoce del Texas Department of Criminal Justice, ha affermato che le scorte del prodotto sarebbero terminate al più tardi a settembre. Si tratta, per i funzionari americani, di un problema non indifferente dal momento che il Texas è lo Stato con il più alto tasso di esecuzioni capitale del paese: nel 2013, infatti, i condannati a morte sono stati 11. Come risolvere lo spinoso problema, dunque? Tagliando le dosi di ogni singolo farmaco utilizzato per l'iniezione letale. Ma non solo: "Utilizzeremo il farmaco anche dopo la sua data di scadenza – ha rassicurato Jason Clark -. Stiamo esplorando tutte le opzioni possibili in questo momento, naturalmente con lo scopo di non interrompere le esecuzioni". In Texas, infatti, entro l'anno dovranno essere uccisi almeno altri 5 detenuti. Ma a impressionare è il dato delle esecuzioni totali: dal 1982 il Texas ha eseguito più di 500 condanne a morte.

Intanto si scopre che la carenza non riguarda soltanto il Texas. Richard Dieter, direttore del Death Penalty Information Center di Washington, ha comunicato che anche altri stati stanno soffrendo la carenza del farmaco per l'iniezione letale: "Stanno facendo di tutto per ottenere una quantità sufficiente del farmaco", ha spiegato il funzionario. "Alcuni stati sono andati all'estero a reperire il prodotto, ma alcune case farmaceutiche si rifiutano di fornire il farmaco con il fine di effettuare esecuzioni capitali". L'opzione di abolire la pena di morte – o quanto meno sospenderla – non è stata neppure presa in considerazione.