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Terremoto in Turchia e Siria

Terremoto Turchia, vigili del fuoco italiani hanno estratto vivo un 22enne da sotto le macerie ad Antiochia

Il giovane è stato individuato vivo dopo 48 ore dal terremoto che ha sconvolto la Turchia, durante le ricerche tra le macerie di un palazzo condotte dalle squadre Usar dei vigili del fuoco italiani, ed estratto dopo delicate operazioni di recupero.
A cura di Antonio Palma
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Buone notizie oggi dai soccorritori italiani giunti in Turchia per assistere la popolazione colpita dallo spaventoso terremoto che ha causato migliaia di morti nel Paese e in Siria. I vigili del fuoco italiani infatti questa mattina hanno annunciato di aver trovato un ragazzo di 22 anni ancora in vita tra le macerie di un palazzo ad Antiochia, dove sono stati dislocati dopo l’arrivo in Turchia ieri.

Il giovane è stato individuato vivo dopo 48 ore dal terremoto che ha sconvolto la Turchia, durante le ricerche tra le macerie di un palazzo condotte dalle squadre Usar dei vigili del fuoco italiani. Dopo un duro e delicato lavoro, il giovane è stato estratto e consegnato ai sanitari per il trasporto in ospedale. Secondo quanto comunicano i pompieri, il ragazzo si trovava  sotto diversi solai in cemento di una palazzina crollata.

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Dopo l'individuazione, sul posto si sono concentrate subito le ricerche dei soccorritori italiani per cercare di salvarlo nel più breve tempo possibile. Le operazioni per estrarlo sono iniziate immediatamente anche se si sono rivelate molto lunghe e particolarmente complesse a causa dell'instabilità delle macerie.

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I soccorritori italiani sono giunti in zona nelle scorse ore allestendo ieri un campo base vicino ad Antiochia, nella zona di Hatay, dove sono stati dislocati delle autorità locali per intervenire sugli edifici crollati. I pompieri specializzati in ricerca e soccorso in ambiente urbano poco dopo si sono messi al lavoro andando avanti per tutta la notte scorsa coadiuvati dai cani del nucleo cinofili specializzati nella ricerca di persone intrappolate. Dopo poche ore di ricerca tra le macerie di una palazzina di 5 piani, è arrivata la prima buona notizia.

Da ieri soccorritori, operatori sanitari e mezzi provenienti da ogni parte del mondo sono al lavoro per aiutare la popolazione colpita dal terremoto in Turchia. Tra le macerie si scava incessantemente alla ricerca di dispersi e persone in vita. Lavoro preziosissimo come dimorano i continui rinvenimenti di persone ancora in vita nonostante siamo trascorsi molte ore dal sisma. Un bambino di 8 anni ad esempio è stato salvato dopo 52 ore tra le macerie.

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Il bilancio dei morti del terremoto in Siria e Turchia però purtroppo continua a salire e ormai ha superato quota 10mila. In Turchia i morti accertati sono 8.574 mentre in Siria 2.662, per un totale di 11.236. "Al momento, hanno perso la vita 8.574 persone, i feriti sono 49.133 e gli edifici distrutti sono 6.444". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando alla stampa a Kahramanmaras, una delle zone più colpite dal terremoto. Il presidente turco ha fatto anche sapere che presto molti sfollati saranno trasferiti in alberghi ad Antalya, Alanya e Mersin, località marittime nel sud della Turchia.

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