Terremoto Indonesia, 162 morti e 700 feriti. Autorità: “Molti ancora intrappolati sotto le macerie”
Sono almeno 162 le vittime del violentissimo terremoto che ha colpito l'Indonesia, con epicentro localizzato non molto lontano dalla capitale Giacarta, 10 chilometri a sudovest di Cianjur, nella provincia occidentale di Giava. Almeno 700 i feriti, ma le autorità hanno comunicato che il bilancio finale potrebbe essere molto più elevato.
Il timore infatti è che vi siano ancora diverse persone sepolte sotto le macerie. Herman Suherman, capo dell’amministrazione comunale di Cianjur, ha detto. "Secondo le prime informazioni, in un solo ospedale sono decedute quasi 20 persone e almeno 300 sono in cura. La maggior parte di loro ha fratture dopo essere rimasta intrappolata nelle macerie degli edifici". La scossa di terremoto ha danneggiato "centinaia, forse migliaia di case", precisa Suherman.
La scossa di 5,6 gradi della scala Richter è stata registrata alle 13.21 ora locale, e ha provocato il crollo di un certo numero di abitazioni. Le autorità hanno subito escluso il rischio tsunami. I soccorritori sono ora all'opera per estrarre dalle macerie le persone ancora intrappolate. Molte delle vittime sarebbero peraltro minori.
L’Indonesia, purtroppo, non è nuova a eventi catastrofici di questo genere. Il vasto arcipelago indonesiano, infatti, si trova sulla cosiddetta ‘cintura di fuoco', una zona caratterizzata da frequenti sismi ed eruzioni vulcaniche. Lo scorso febbraio un terremoto di magnitudo 6.2 provocò 25 morti e 460 feriti nella provincia di Sumatra occidentale. Nel gennaio del 2021, i morti furono oltre 100 e i feriti quasi 6.500 per una scossa di magnitudo 6.2 avvertita nella provincia di Sulawesi occidentale. Ma l'episodio più drammatico è senza dubbio quello legato allo tsunami che colpì Sumatra nel 2004, causando la morte di circa 230mila persone.