Terremoto in Turchia, trovati i cadaveri della famiglia italiana di origine siriana ad Antiochia
"Purtroppo sono stati ritrovati senza vita, ad Antiochia, i corpi della famiglia italiana di origine siriana. Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari ai quali non mancherà il nostro sostegno", così il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter.
La famiglia, che sarebbe residente in Lombardia e che sarebbe composta da 6 persone, tre adulti e tre minori con passaporto italiano, risultava dispersa dopo il terribile terremoto di magnitudo 7.5 che ha colpito Siria e Turchia il 6 febbraio scorso. Nello specifico, in Turchia le vittime accertate sono 20.665 morti e 80.088 feriti. In Siria i morti sono 3.513, tra cui 2.166 nelle aree controllati dai ribelli nel Nord-Ovest.
Al momento, mentre continua a salire il numero dei morti per il sisma, che ha toccato quota 24mila, risulta ancora dispero Angelo Zen, il cittadino italiano di 50 anni disperso in Turchia, dove si trovava per lavoro quando si è verificato il terremoto.
Zen, tecnico manutentore di macchinari per aziende orafe, alloggiava in un albergo a Kahramanmaras, vicino all’epicentro del tragico sisma, che è andato totalmente distrutto. Le ricerche sono ancora in corso, ma di Angelo ancora nessuna traccia. L'ultima volta che i figli dell'uomo, che vivono in Veneto, lo hanno sentito è stato domenica, poco prima del sisma di 7.5 che finora ha provocato oltre 25mila vittime.
Continuano, intanto, le operazioni di soccorso. Una bambina di due anni è stata estratta viva dalle macerie del terremoto che colpito il sud della Turchia dopo 122 ore: lo riporta il quotidiano turco Anadolu. La piccola è stata trovata nel distretto di Antakya, nella provincia di Hatay. Successivamente, dopo 124,5 ore sotto le macerie, è stata tratta in salvo un'anziana di 83 anni nella provincia di Malatya, riporta sempre Anadolu. Secondo la Cnn Turk, inoltre, un ragazzo di 16 anni – Kamil Can – è stato tratto in salvo dopo 119 ore nella città turca di Kahramanmaras.