Terremoto in Turchia, 217 i morti già accertati (VIDEO)

Il primo, drammatico bilancio all’indomani del forte sisma che ieri ha colpito la zona est della Turchia (la prima scossa delle 13.41 locali è stata di magnitudo 7.2, con profondità di 20 chilometri ed epicentro a 16 chilometri a Nord-est di Van) parla già di almeno 217 vittime, di oltre 1090 feriti e centinaia di dispersi sotto le macerie. Un bilancio provvisorio anche perché lo sciame sismico non accenna a fermarsi.

Sono continuate infatti per tutta la notte diverse scosse di assestamento, alcune delle quali avvertite distintamente dalla popolazione. Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti sono state almeno tre le scosse della notte con magnitudo superiore ai 4 gradi della scala Richter ed epicentri tra i 13 e i 20 chilometri dalla città di Van (la terra ha tremato alle 1.21, alle 2.34 e alle 3.50 ora locale con magnitudo rispettivamente di 4.8, 4.3 e 4.2).

Nella serata di ieri inoltre il Paese era stato già nuovamente colpito da una forte scossa di magnitudo 6.1 avvertita a sud-est della città di Van e registrata a una profondità di 9 chilometri.

Mezzi dell’esercito e della mezzaluna rossa stanno scavando ininterrottamente da ieri e secondo il Governo turco sono almeno una quarantina gli edifici crollati nelle diverse città maggiormente colpite dal sisma. La situazione è allarmante ma nonostante questo il Paese ha deciso, almeno per il momento, di non accettare le offerte di aiuti internazionali giunte, compresa quella di Israele. Il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha confermato infatti che Ankara ha rifiutato l’aiuto offerto dallo Stato ebraico: “Fino ad ora la loro risposta è negativa ma se ci ripensassero noi abbiamo offerto il nostro aiuto e siamo pronti per farlo”.

La paura tra i sopravvissuti

Il sindaco di Ercis, la città che insieme a Van è tra le due maggiormente colpite, ha riferito alla televisione Ntv di aver urgente necessità di aiuto e di medici. Tra le macerie sono infatti tantissime le persone ferite estratte. Intanto è fortissima la paura tra i sopravvissuti anche alla luce del fatto che molti non potranno ritornare nelle loro case a causa della forte possibilità di future scosse nei prossimi cinque giorni.

L’ambasciata italiana ad Ankara intanto si è accertata delle condizioni dell’unica famiglia di nostri connazionali residente a Van: al momento del sisma la famiglia era a casa, nel loro appartamento al quinto piano di un edificio e ha avuto il tempo necessario per allontanarsi mettendosi, fortunatamente, in salvo.