Terremoto in Pakistan e Afghanistan: il bilancio sale a oltre 350 morti
Purtroppo come si temeva è salito vertiginosamente nelle ultime ore il bilancio delle vittime del terribile terremoto di magnitudo 7,5 gradi che ha colpito ieri il nord dell'Afghanistan e del Pakistan. Secondo le autorità locali infatti il numero dei morti è arrivato a 350, mentre i feriti recuperati dalle macerie si contano ormai a migliaia. La zone più colpite sono quelle della provincia pachistana di Khyber Pakhtunkhwa e dell'area limitrofa nord-occidentale dove si registrano ben 270 decessi. In Afghanistan invece i morti sono 82 ed i feriti oltre 300. Nonostante i numeri già drammatici purtroppo secondo le stesse autorità locali dei due Paesi il bilancio del terremoto è destinato ad aumentare ulteriormente visto che molti villaggi della catena dell'Hindu Kush non sono ancora stati raggiunti dai soccorsi.
Secondo i media locali, oltre alla fortissima scossa iniziale, il fenomeno sismico che ha scatenato distruzione e morte in moltissime città è stato caratterizzato da una serie di scosse di assestamento di minore intensità ma comunque distruttive. In molti casi dunque dopo i primi crolli ne sono seguiti altri provocando altri danni e vittime. La regione colpita dalle violente scosse sismiche inoltre era stata già vittima nei giorni scorsi di forti temporali che hanno imperversato in zona e la popolazione si stava appena riprendendo. Il terremoto, che è stato così violento da essere avvertito distintamente anche nel nord dell'India, ha causato anche vittime colletterali come 12 studentesse di un istituto femminile a Talugan, capoluogo della provincia settentrionale di Takhar, che sono morte in una ressa durante l'evacuazione della loro scuola.
Secondo gli esperti il bilancio poteva essere ancora peggiore se non fosse stato per la profondità. Secondo le prime registrazioni l’ipocentro del sisma infatti è stato localizzato a circa 200 chilometri sotto la superficie terrestre. L'epicentro invece è stato registrato in una zona remota sulle catena montuosa dell’Hindu Kush, la propaggine occidentale delle catene del Pamir, del Karakorum e dell'Himalaya, dove si elevano vette che superano i 6mila metri d’altezza.