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Terremoto in Giappone: prevista nuova esplosione nella centrale di Fukushima

A rischio l’esplosione del nucleo della centrale di Fukushima, a seguito del terremoto di venerdì in Giappone. Non mancano gli aiuti umanitari in sostegno della nazione.
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rischio esplosione nucleo

Dopo le prime esplosioni della centrale nucleare Fukushima, adesso il pericolo della fusione del nucleo  diventa di ora in ora più reale, questo è ciò che fa sapere la Tepco, la società addetta alla gestione della centrale. Le barre di uranio sono totalmente esposte e non c'è possibilità di raffreddamento. A tal proposito la società cercherà di evitare la fuga di radiazioni facendo un buco nella struttura dove si trova il reattore affinché si generi una fuoriuscita di idrogeno: tale evenienza potrebbe evitare il pericolo di una nuova Chernobyl.

Ciononostante le comunicazioni ufficiali informano che finora la quantità di radiazioni registrate al di fuori della centrale giapponese di Fukushima sono sotto la soglia che prevede l'avvelenamento: le radiazioni si attestano attorno al valore di 1557,5 microSievert, valore mille volte più basso della quantità in cui vengono registrati i primi danni biologici considerevoli.

Non mancano le manifestazioni di solidarietà nei confronti del popolo e del governo giapponese martoriate dal terremoto e dallo tsunami di venerdì scorso. Questo pomeriggio partirà da Shangai il primo lotto di aiuti umanitari che la Cina ha deciso di stanziare al fine di supportare il governo giapponese nella gestione del dopo terremoto. In totale, la Cina ha deciso di stanziare 30.000.000 di RMB in aiuti umanitari, pari a più di 3 milioni di euro. Domani sarà la volta dei primi aiuti umanitari inviati dall'Italia e gestiti dalla Protezione Civile nazionale.

Anche il presidente americano Barack Obama, durante un incontro sull’istruzione in Virginia, ha reso nota la sua vicinanza al Giappone riconfermando la sua disponibilità nel fornire aiuti alla nazione interessata dal violento terremoto. L’Ue intanto è pronta ad intervenire a fianco del Giappone: è quanto ha fatto sapere la Commissione Ue. In particolare i vertici del governo giapponese hanno fatto sapere che non necessitano mezzi per le ricerche e il salvataggio dei dispersi, bensì per ciò che concerne la situazione medico-sanitaria: servono squadre per la purificazione dell’acqua e per curare i feriti.

Al fine di razionalizzare al meglio gli aiuti umanitari, il 16 marzo si terrà un incontro tra i vescovi del paese a Sendai: durante l'incontro verrà stilato un piano e organizzata una strategia per la gestione degli aiuti. Infine dopo il lancio di Google Person Finder da parte di Google, al fine di mettere in contatto i dispersi con i loro amici e parenti, anche Skype ha deciso di supportare il Giappone nella disgrazia che lo ha colpito. La società ha deciso di donare del credito gratuito a tutti cittadini nipponici, credito utile per 25 minuti di telefonate sui numeri fissi.

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