Terremoto in Giappone: minaccia tsunami passata ma voragini in strada, persone tra le macerie e morti
Voragini in strada, case crollate, incendi, persone intrappolate e bloccate ma anche vittime e feriti. È il bilancio ancora parziale del terremoto di magnitudo 7.5 in Giappone che a Capodanno ha colpito il Paese subito dopo le 16 ora locale, facendo scattare anche una allerta tsunami in varie prefetture sulla costa centro-occidentale. A distanza di ore dal terribile fenomeno sismico, l’entità dei danni e delle vittime non è ancora chiara ma moltissime persone dovranno trascorrere la notte fuori casa e nei rifugi.
Il governo giapponese ha dichiarato di aver ordinato l'evacuazione di più di 97.000 persone in nove prefetture sulla costa occidentale dell'isola principale del Giappone, Honshu. Dovranno trascorrere la notte nei palazzetti dello sport e nelle palestre scolastiche usati come centri di evacuazione in caso di emergenza.
Al momento i morti accertati sono 4 ma il bilancio è destinato ad aumentare con il raggiungimento di zone isolate ed edifici crollati. Secondo le autorità locali, una persona è stata uccisa dopo il crollo di un edificio nella città di Shika, mentre l'agenzia di polizia nazionale giapponese afferma che due persone nella prefettura di Ishikawa sono state vittime di arresti cardiaci. Diverse persone sono rimaste ferite nelle prefetture di Ishikawa, Niigata, Fukui, Toyama e Gifu e i vigili del fuoco nelle città di Wajima e Suza hanno ricevuto segnalazioni di persone sepolte sotto le macerie e di edifici crollati.
Il sisma ha causato il crollo di decine di edifici in diverse città, intrappolando un numero imprecisato di persone, ma l'entità dei danni purtroppo potrà essere chiarita solo martedì dopo che in Giappone è calata la notte. Un enorme incendio è scoppiato a Wajima dove i vigili del fuoco hanno faticato a raggiungere la zona a causa delle strade danneggiate. Più di 30.000 famiglie intorno all’epicentro del sisma sono senza elettricità mentre le forniture idriche sono state interrotte in alcune aree.
Bloccati anche i treni ad alta velocità. L'emittente pubblica giapponese NHK, citando Japan Railways West, ha riferito che quasi 1.400 passeggeri sono rimasti bloccati all'interno dei treni per più di 10 ore dopo che il terremoto ha bloccato la circolazione ferroviaria.
Decine di scosse di assestamento sono continuate per tutta la giornata, se ne contano almeno sessanta, e l'agenzia giapponese avverte che ulteriori terremoti saranno possibili nei prossimi giorni.
La minaccia tsunami però è passata. In precedenza, a decine di migliaia di persone era stato detto di fuggire su un terreno più elevato per rischio onde altre 5 metri. L'allerta è stata poi declassata con avvisi di onde fino a 3 metri e infine con avvisi di rischio di onde fino a 1 metro che effettivamente si sono abbattute in alcune zone.