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Terremoto in Giappone: decine di morti, lotta contro il tempo per trovare sopravvissuti tra le macerie

“È una battaglia contro il tempo” ha ammesso il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Il bilancio delle vittime del terremoto in Giappone è attualmente di 48 morti, tutti nella prefettura di Ishikawa epicentro del sisma, ma danni, feriti e dispersi sotto le macerie si segnalano anche nelle prefetture di Niigata, Fukui, Toyama e Gifu.
A cura di Antonio Palma
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È lotta contro il tempo in Giappone alla ricerca di sopravvissuti tra le macerie causate dal terribile terremoto di magnitudo 7.5 che ha sconvolto il Paese nel pomeriggio di Capodanno. Il bilancio delle vittime attualmente è di 48 morti, tutti nella prefettura di Ishikawa epicentro del sisma, ma danni, feriti e dispersi sotto le macerie si segnalano anche nelle prefetture di Niigata, Fukui, Toyama e Gifu. La città centrale di Wajima sembra essere tra le più colpite con almeno 15 morti accertati. Vittime anche a Suzu  Nanao.

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Migliaia di soccorritori sono al lavoro e stanno setacciando gli edifici alla ricerca di sopravvissuti. "È una battaglia contro il tempo" ha ammesso il primo ministro Fumio Kishida. Il giorno dopo il devastante sisma, dal Paese asiatico infatti emergono immagini terribili di distruzioni e desolazione con decine di palazzi e case crollati o completamente distrutti dagli incendi seguiti alla scossa. I soccorsi vanno avanti senza sosta ma moltissime zone sono difficilmente raggiungibili a causa delle condizioni delle strade. Intere arterie stradali infatti non esistono più, inghiottite dalle voragini, altre sono pesantemente danneggiare e impercorribili e per questo alcune zone rimangono isolate

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I vigili del fuoco affermano che 25 edifici sono crollati nella città di Wajima tra cui  14 case in cui potrebbero esserci persone intrappolate all'interno. Tra questi diversi palazzi tra cui uno di sette piani. Oltre 200 edifici, tra negozi e case, sono andati distrutti da un devastante incendio ad Asaichi Street, una popolare località turistica, dove le scene sono ora spettrali.

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Decine di edifici crollati anche nella Città di Suzu, sempre nella prefettura di Ishikawa. Smottamenti dovuti al sisma hanno distrutto diverse abitazioni anche a Kanazawa, Shikim Himi e Niigata. La maggior parte dei servizi ferroviari, dei traghetti e dei voli nella zona sono stati sospesi e decine di migliaia di famiglie sono senza corrente elettrica. Ci sono problemi di fornitura di elettricità anche alla centrale nucleare di Shika che rimane parzialmente inutilizzabile.

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“Per rendere sicuro il percorso, dobbiamo mobilitare tutti i mezzi di trasporto, non solo terrestri ma anche aerei e marittimi. Stiamo facendo uno sforzo per trasferire beni, rifornimenti e personale nelle zone colpite dal terremoto sin dalla notte scorsa”, ha detto Kishida.

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Il potente terremoto che ha scosso lunedì il Giappone e la prefettura di Ishikawa potrebbe aver spostato il terreno nella regione di Noto, vicino all’epicentro, fino a 1,3 metri a ovest, secondo le autorità giapponesi. La stessa Agenzia meteorologica giapponese ha revocato tutti gli avvisi di tsunami lungo la costa occidentale del paese, dove son arrivate onde fino a circa un metro e mezzo, ma resta il rischio di scosse di assestamento che si susseguono interrottamente.

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