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Terremoto in Giappone: centrale di Fukushima a rischio

Anche il Primo Ministro giapponese annuncia l’intenzione di evacuare la zona attorno alla centrale nucleare gravemente danneggiata dal terremoto.
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Centrale-fukushima

Il fortissimo terremoto della mattinata dell'11 marzo è senza dubbio catalogabile come una delle catastrofi naturali di maggiore entità degli ultimi anni. Come sottolineato dagli esperti, un evento di simili proporzioni (un sisma che ha generato una potenza migliaia di volte superiore ad esempio di quella del terribile terremoto che ha distrutto L'Aquila) avrebbe potuto provocare enormi danni in qualunque altra nazione al mondo. La grande organizzazione dei giapponesi e soprattutto la diffusione di costruzioni antisismiche sull'intero territorio hanno certamente evitato un disastro di proporzioni immani.

Tuttavia, in queste ore si continua a fare i conti con i danni provocati dal sisma del nono grado della scala Richter e soprattutto dal potentissimo tsunami (che da poco ha raggiunto addirittura le coste della California). Così, se purtroppo si aggrava il conto delle vittime e dei dispersi, a preoccupare è anche la stabilità della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Uno dei reattori sembra sia stato gravemente danneggiato, tanto che le emissioni radiottive della centrale nella stessa area hanno superato di mille volte la soglia di sicurezza, come ammesso anche da fonti governative. La situazione ha in effetti raggiunto livelli di una criticità tale da rendere necessaria un'evacuazione di massa per le persone che risiedono in una zona di circa 10 chilometri intorno alla centrale.

Come vi avevamo anticipato qualche ora fa, il problema principale sembra essere la difficoltà di riattivare il sistema di raffreddamento del reattore principale, tanto che si pensa alla possibilità di permettere la fuoriuscita del vapore radiottivo (anche se preoccupano le possibili conseguenze ed alcuni tecnici hanno anche sottolineato la perdita di materiale radioattivo dalla struttura). Del resto già qualche ora fa alcuni tecnici sollevavano perplessità e laciavano trasparire una certa preoccupazione sullo stato della centrale, come ad esempio il fisico nucleare Walt Patterson, fisico nucleare: “E ‘ il genere di situazione che terrorizza gli ingegneri nucleari” dice. “Se non si risolve nella prossime ore può esserci un disastro. Se il nucleo è scoperto, può diventare così caldo da fondersi”.

Proprio mentre scriviamo la Tokyo Electric Power ha ammesso la difficoltà nel procedere al raffreddamento di 3 reattori del settore 2 e nonostante l'impiego di reparti specializzati resta alto il rischio di gravissime conseguenze, con la pressione del reattore che continua a salire in modo esponenziale.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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