Continuano ad arrivare notizie dal Giappone, dove dopo il terribile terremoto dell'11 marzo, si continuano a registrare scosse di assestamento, anche di notevole intensità. Un'ora fa infatti, i sismografi hanno registrato una scossa di magnitudo 6,1 (simile per intenderci a quella che distrusse L'Aquila), con la situazione che resta davvero critica in più di un distretto. Nelle ultime ore in effetti, le notizie provenienti dalla prefettura di Miyagi hanno restituito un quadro d'insieme davvero tragico: oltre 10,000 morti ed interi villaggi cancellati completamente, con la furia del mare che ha letteralmente inghiottito ogni cosa a chilometri di distanza (come mostrano eloquentementi alcuni video dello tsunami dell'11 marzo).
A destare grande preoccupazione è sempre la centrale nucleare di Fukushima, con la "crisi" di 3 reattori che ha reso necessaria l'evacuazione di decine di migliaia di persone e ha provocato una fuoriuscita di radiazioni di estrema intensità. Fonti vicine al governo giapponese e rilanciate da tutte le emittenti televisive, proprio mentre scriviamo, lasciano trasparire inoltre una grande preoccupazione per la ricaduta a terra di materiale pericoloso sotto forma di "pioggia radioattiva" (con le precipitazioni attese per domani sera). In ogni caso la situazione resta estremamente complessa, anche considerando i problemi di un'altra centrale, quella di Onagawa, proprio nel distretto di Miyagi. Come riporta il corriere "secondo il governo di Tokyo, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito in questione sono sotto controllo e l'allerta è stata dichiarata per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale".