Terremoto in Giappone 2011: rischio esplosione per il reattore 3
Dopo lo tsunami e il terremoto, che hanno provocato la morte migliaia di persone, l'esplosione della centrale nucleare di Fukushima di sabato scorso, ha fatto ripiombare il Giappone nell'incubo della contaminazione atomica. A causa dell'incidente che ha interessato il reattore numero uno della centrale, è morto un tecnico e undici persone sono rimaste ferite. Immediatamente, le autorità giapponesi hanno lanciato l'allarme, ordinando l'evacuazione della popolazione residente nella zona del disastro. Sebbene risulti che il limite legale di radioattività sia stato oltrepassato nell'area dell'esplosione a circa 250 km da Tokyo, la Tepco, la società gestore degli impianti, ha comunque rassicurato che non vi è un immediato pericolo per la salute.
Ma dopo l'evacuazione della zona attorno al reattore numero uno, ora gli occhi sono puntati sull'impianto numero tre. Si teme, anche qui, che possa verificarsi un esplosione, a causa dei danni provocati dal violentissimo terremoto dell'11 Marzo, e dalle successive scosse sismiche, che tuttora interessano la porzione nord orientale del Giappone. Il segretario di governo, Yukio Edano ha infatti spiegato che potrebbe verificarsi un accumulo di idrogeno per via della decompressione in corso. Tuttavia, anche nel caso di un'esplosione, secondo Edano, l'impianto non dovrebbe riscontrare problemi. "Il governo giapponese ha messo in guardia dai rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale.Riteniamo sia altamente possibile che si sia verificata una concentrazione", ha dichiarato il segretario di Stato, e in merito ai rischi di fusione ha spiegato: "Non possiamo verificare ciò che accade nel cuore del reattore, ma stiamo facendo passi in avanti rispetto a questa ipotesi". Infine, per quanto riguarda il pericolo di contaminazione per l'emissione delle radiazioni dal reattore uno, Edano ha ammesso che i livelli di radiazione sono saliti per lo sfogo di vapore leggermente contaminato.
Nel frattempo, dalla tv di Stato giapponese arrivano le indicazioni che dovrà seguire la popolazione residente nell'area del disastro e che non è stata ancora evacuata. Per proteggersi dalle radiazioni, le autorità nipponiche consigliano di non uscire di casa e di non aprire né porte, né finestre. Inoltre, suggeriscono di evitare di mangiare verdure e di bere l'acqua del rubinetto.