Terremoto Alaska, scossa di magnitudo 7.2: scatta allarme Tsunami, avvertita fino alla Baia di Cook
Una scossa di terremoto di magnitudo 7.2 (inizialmente era di 7.4, valore poi rivisto) è stata registrata oggi davanti alle coste dell'Alaska: lo riporta sul suo sito web l'Istituto geofisico statunitense (United States Geological Survey – Usgs). Il sisma, che è stato localizzato 106 km a sud di Sand Point, ad una profondità di 9,3 km (poi rivista a 32,6 km come riporta Sky News), ha fatto scattare un allarme tsunami, che è stato poco dopo eliminato. È rimasto tuttavia un avviso di Tsunami, per cui si invita le persone che si trovano nell'area indicata (da Chignik Bay a Unimak Pass) a stare lontano dalle spiagge.
L'Alaska Earthquake Center ha affermato che la scossa è stata ampiamente avvertita nelle isole Aleutine, nella penisola dell'Alaska e nelle regioni della Baia di Cook. In particolare, il sisma è stato avvertito a Sand Point, paese di 1.100 abitanti situato a 66 miglia dall'epicentro, a King Cove, 1000 abitanti a 80 miglia di distanza, Cold Bay a 98 miglia di distanza, False Pass a 113 miglia di distanza, e Nelson Lagoon, villaggio di soli 52 abitanti a 113 miglia di distanza.
L'Alaska non è nuova a eventi del genere. Molti sono i terremoti registrati nell'area nel corso degli anni. Tra quelli più conosciuti c'è però il terremoto del 1964, di magnitudo 9,2, noto anche come "terremoto del Venerdì santo", a cui seguì un maremoto che costò la vita a 131 persone: si tratta del sisma più potente registrato nella storia del Nord America e il secondo terremoto più potente registrato nella storia del mondo, dopo quello di Valdivia del 1960 di magnitudo 9,5.