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Terremoto Giappone, 90enne estratta viva dalle macerie dopo 5 giorni: sopravvissuta bevendo acqua piovana

Una donna di 90 anni è stata estratta viva dalle macerie della sua casa, crollata a causa del terremoto che ha ucciso almeno 126 persone nel centro del Giappone il primo gennaio. L’anziana è in buone condizioni, è sopravvissuta bevendo acqua piovana.
A cura di Davide Falcioni
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Un'anziana signora di 90 anni è stata estratta viva dalle macerie della sua casa, crollata a causa del terremoto che ha ucciso almeno 126 persone nel centro del Giappone il primo gennaio. Quando le speranze di trovare dei superstiti erano ormai al lumicino – anche perché le ricerche sono ostacolate da freddo e neve – la nonnina è stata estratta miracolosamente in buone condizioni dai resti della sua casa a Suzu, sulla punta della penisola, cinque giorni dopo il disastro. La donna era cosciente e in grado di rispondere lucidamente alle domande quando è stata soccorsa e portata in ospedale, ha riferito l'emittente pubblica Nhk.

Stando a quanto riferito da Nhk i soccorritori hanno trovato l'anziana intrappolata sotto le macerie di una casa a due piani intorno alle 20:20 locali di ieri, sabato 6 gennaio. Un medico ha affermato che la donna è stata condotta in ospedale per curare delle ferite a una gamba, visto che le sue ginocchia erano rimaste incastrate sotto mobili e calcinacci in uno spazio tra il primo e secondo piano; i soccorritori hanno riferito di aver dovuto lavorare diverse ore in condizioni molto difficili, e quando erano ormai ridotte ai minimi termini le possibilità di trovare dei sopravvissuti: l'anziana sarebbe riuscita a sopravvivere grazie all'acqua piovana che filtrava dalle macerie.

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Il sisma di magnitudo 7,5 che ha devastato la penisola di Noto sul Mar del Giappone, sulla costa occidentale dell'arcipelago, ha provocato almeno 126 morti e 560 feriti mentre 222 sono le persone ancora disperse, soprattutto nelle città di Wajima e Suzu, secondo un nuovo rapporto delle autorità locali. Il terremoto, seguito da centinaia di scosse di assestamento, ha causato il crollo di edifici e strade, un migliaio di frane e incendi, soprattutto a Wajima, dove le autorità ritengono che molti residenti siano ancora sotto le macerie. La scossa, avvertita fino a Tokyo, a 300 chilometri di distanza, ha anche innescato uno tsunami, con onde alte oltre un metro. I soccorritori stanno proseguendo gli sforzi per salvare i dispersi e soccorrere le persone isolate intrappolate dal crollo delle strade.

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