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Terremoto di magnitudo 5,9 a Washington, evacuata anche New York

Una scossa di terremoto di magnitudo 5,9 gradi sulla scala Richter ha colpito la east coast degli Stati Uniti. Evacuate le città di Washington e New York, epicentro in Virginia. Scongiurato il pericolo di danni alle centrali nucleari.
A cura di Alessio Viscardi
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Il terremoto in Virginia

Paura per la scossa di terremoto di magnitudo 5.9

terremoto a new york

Un potente sisma di 5,9 gradi della scala Richter ha colpito nella giornata di oggi le città di Washinton e New York, con epicentro nello stato del Virginia. La scossa ha portato all’evacuazione del Congresso americano e del Pentagono, oltra a tutti i principali edifici del potere statunitense. Non ci sono notizie di crolli né di vittime. In gran parte della costa Est del continente, fino a Boston, il terremoto è stato avvertito in modo chiaro. Notizie di edifici e piccoli crolli finanche in a Toronto, in Canada. È la scossa più potente che ha colpito la cosa orientale dal 1897.

Come misure precauzionali sono stati evacuati numerosi edifici, come il Pentagono, perché il tremore sentito dagli operatori è stato simile a quello che ha scosso la struttura in seguito all’attentato terroristico dell’11 settembre 2001. In molti hanno pensato si trattasse di un nuovo attacco, vista anche la vicinanza del decimo anniversario della strage.

Grande preoccupazione per i due reattori nucleari presenti in Virginia. Secondo i tecnici intervenuti sul posto, non ci sarebbero danni alle strutture né malfunzionamenti negli impianti. Sembra scongiurato un nuovo incubo nucleare alla Fukushima.

Anche a New York la scossa ha convinto le autorità a evacuare i grattacieli, il sisma e il panico generale hanno fatto sì che la rete cellulare si sia sovracaricata. Il presidente Barak Obama non era nella Casa Bianca al momento del terremoto, ma in vacanza a Martha’s Vineyard – una piccola isola dove le scosse sono state piuttosto lievi.

Evacuate le torri di controllo del Jfk Airport e del Newark Airport del New Jersey. Previsti ritardi per i voli intercontinentali e nazionali, il traffico rimarrà bloccato finché le autorità non avranno ispezionato le piste di atterraggio.

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