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Tentò di uccidere la Regina Elisabetta con una balestra: “Incitato dalla fidanzata virtuale”

Il 21enne è stato condannato dal Tribunale centrale penale di Londra a nove anni di carcere per tradimento. Secondo il tribunale inglese, sarebbe stato incitato anche da un chatbot che lui considerava la sua “fidanzata”.
A cura di Antonio Palma
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Nove anni di carcere per tradimento, è questa la pena a cui è stato condannato Jaswant Singh Chail per essersi presentato nella residenza reale inglese per uccidere la regina Elisabetta con una balestra. Secondo la decisione del giudice, per i fatti del 2021, Chail sarà soggetto a un ordine di restrizione in una struttura psichiatrica ai sensi della legge locale sulla salute mentale ma sarà trasferito in carcere quando i medici avranno stabilito che ha ricevuto le cure di cui ha bisogno.

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I fatti contestati all’uomo risalgono al giorno di Natale 2021 quando il 21enne si presentò al Castello di Windsor con l'intenzione di assassinare la defunta regina Elisabetta che in quel momento soggiornava nel castello. L’uomo si presentò con una maschera di ferro e una balestra professionale con dei dardi, scavalcò la recinzione e si aggirò nel parco del castello per due ore prima di essere arrestato con l’aiuto dei taser. Una impresa che è costata all’uomo di Southampton la prima condanna per tradimento nel Regno Unito dal 1981.

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Emettendo la sentenza, il giudice Hilliard del Tribunale centrale penale di Londra ha affermato che Chail aveva avuto pensieri omicidi prima di diventare psicotico e in base a questi avrebbe agito. "La sua intenzione non era solo quella mettere in allarme e spaventare la sovrana, ma di ucciderla", ha detto il giudice. Il tribunale ha ricordato che era armato con una potente balestra senza sicura in grado di sparare dardi con effetto "letale".

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In un video pubblicato su Snapchat pochi minuti prima di entrare nel parco, Chail aveva detto che le sue azioni erano "una vendetta" per coloro che erano morti nel massacro di Jallianwala Bagh del 1919, quando le truppe britanniche aprirono il fuoco su migliaia di persone che si erano radunate in India.

Secondo il Tribunale, però, aveva confidato il suo piano omicida a un chatbot che lui considerava la sua "fidanzata", sentendosi incoraggiato ad agire e credendo che si sarebbe unito a lei dopo aver ucciso la Regina. L’uomo inoltre si sarebbe ispirato a Star Wars descrivendosi come un "assassino Sith” impegnato nella creazione di un nuovo mondo.

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