Tenta il suicidio a Londra, amica chiama la polizia: lo “salvano” agenti da Perugia
Gli agenti della sala operativa della questura di Perugia sono riusciti a salvare un concittadino che stava tentando il suicidio a Londra, dove si era trasferito in cerca di lavoro. L'insolita chiamata è arrivata da un'amica italiana che ha raccontato agli agenti di aver ascoltato poco prima le confidenze del ragazzo che aveva assunto una dose considerevole di psicofarmaci e alcol. Glielo aveva confidato in videochiamata, prima di accasciarsi per terra e sparire dalla conversazione. Gli agenti avevano a disposizione pochi elementi: un indirizzo incompleto e dati anagrafici altrettanto frammentari, ma hanno tentato comunque di geolocalizzare la sua abitazione londinese.
Nel frattempo, hanno subito provveduto a contattare la Sala operativa internazionale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia, che ha reso subito disponibile la chiamata con i colleghi britannici. Grazie alla cooperazione internazionale, la polizia londinese ha raggiunto l'italiano trovandolo incosciente sul pavimento, con accanto un biglietto con le sue ultime riflessioni. L'uomo è stato immediatamente soccorso e portato in ospedale, dove poi è stato ricoverato.
Come segno di gratitudine, la ragazza che per prima ha lanciato l'allarme ha inviato al questore di Perugia una lettera di ringraziamento nella quale esprimeva la profonda felicità per un lieto fine che purtroppo non era per nulla scontato. Non si conoscono le motivazioni che avrebbero spinto il giovane a cercare di farla finita: di lui si sa solo che si era trasferito al Londra alla ricerca di un impiego che, probabilmente, non aveva ancora trovato. Grande lo spavento per l'amica che ha raccolto la sua confidenza e che lo ha visto accasciarsi sul pavimento poco dopo l'inizio della conversazione. Il successo dell'operazione di polizia non era facilmente prevedibile ma fortunatamente, grazie alla collaborazione tra organi, l'italiano all'estero è in ospedale sano e salvo.