Drone dal Libano, sirene in azione nel nord di Israele. Iran sposta lanciamissili contro Tel Aviv
Due persone sono rimaste ferite nella città di Mazra'a, città araba nel nord di Israele, dopo l'esplosione di un drone dal Libano. Una delle vittime è un uomo di circa 30 anni ora in condizioni critiche, mentre l'altro darebbe un giovane lievemente ferito. Secondo i media locali, continuano a suonare le sirene nel nord di Israele per il lancio di razzi e droni dal Libano. I medici israeliani stanno perlustrando le aree in cui sono state segnalate esplosioni.
Nel frattempo, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver condotto un raid aereo sulla città di Maifadoun, nel sud del Libano. L'esercito israeliano ha detto di aver colpito un edificio usato dall'unità del cosiddetto Fronte sud di Hezbollah. Nel raid, secondo i media libanesi, sarebbero rimasti uccisi quattro militanti di Hezbollah.
L'Iran sposta lanciamissili verso Israele
L'Iran sarebbe pronto ad attaccare Israele: a dirlo è il Wall Street Journal, secondo il quale Teheran avrebbe spostato negli ultimi giorni i lanciamissili in posizione e condotto una serie di esercitazioni militari. Il Wall Street Journal cita funzionari statunitensi secondo i quali Teheran si sta preparando a sferrare un attacco nei prossimi giorni. I funzionari citati non conoscerebbero l'entità del ruolo di Hezbollah in una risposta iraniana all'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh, assassinato in un edificio della capitale iraniana.
Secondo il New York Times, qualche aiuto sarebbe già arrivato all'Iran dalla Russia. Il Cremlino avrebbe infatti fornito a Teheran equipaggiamenti radar e di difesa aerea avanzati. Nel frattempo, i media di stato iraniani riferiscono che il nuovo presidente, Masoud Pezeshkian, intende "espandere le relazioni con il partner strategico russo". "La Russia – ha detto Pezeshkian a Sergei Shoigu, segretario del Consiglio di Sicurezza russo – è tra i Paesi che hanno sostenuto la nazione iraniana nei suoi momenti più difficili".
Esperti Usa su tensioni Iran-Israele: "Data attacco incerta"
Dal lato opposto, invece, continuano le operazioni di Joe Biden. Secondo gli esperti Usa, resta per ora incerta la data di un possibile attacco dall'Iran a Israele. Questo è quanto riportato anche dal team di sicurezza nazionale della Casa Bianca al suo attuale leader e alla sua vice, Kamala Harris, prossima alle presidenziali americane per i Democratici. Secondo i rapporti dei funzionari, è prevista una "breve rappresaglia" da parte dell'Iran per l'uccisione di Hainyeh, capo politico di Hamas, e per quella del capo militare di Hezbollah Fuad Shukr. A Biden e Harris è stato anche detto però che ci sono ancora poche informazioni disponibili.
"Io e la vicepresidente siamo stati informati sugli sviluppi in Medio Oriente. Abbiamo ricevuto aggiornamenti sulle minacce poste dall'Iran e dai suoi alleati, sugli sforzi diplomatici per ridurre le tensioni regionali e sui preparativi per supportare Israele qualora vi fosse un attacco" ha scritto su X il presidente Usa Biden, postando una foto del team della sicurezza nazionale. "Abbiamo anche discusso i passi che stiamo intraprendendo per difendere le nostre forze e rispondere a qualsiasi attacco contro il nostro personale" ha aggiunto.
Nelle ultime 24 ore, le forze del comando centrale degli Usa (Uscentcom) hanno distrutto 4 droni lanciati dalle aree controllate dagli Houti sopra il Golfo di Aden e in Yemen. Distrutti, inoltre, una nave di superficie senza equipaggio, un drone e un missile balistico antinave nel Mar Rosso. Secondo l'esercito Usa, queste armi "rappresentavano una minaccia chiara e imminente per le forze statunitensi e della coalizione, oltre che per le navi mercantili nella regione"
"Questo comportamento sconsiderato e pericoloso degli Houthi – ha sostenuto ancora l'esercito Usa – continua a minacciare la stabilità e la sicurezza della regione".