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Tensione Turchia-Germania, Berlino risponde all’ultimatum sui visti: “No a ricatti”

Lo scontro tra Germania e Turchia torna ad accendersi. Il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel ha risposto a stretto giro alla minaccia di Ankara di mettere in discussione il patto con l’UE sui migranti se Bruxelles non darà l’ok entro ottobre alla liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi.
A cura di Susanna Picone
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“In nessun caso la Germania o l'Europa devono farsi ricattare dalla Turchia”: è quanto ha detto il vice cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, riferendosi alla minaccia di Ankara, che vuole mettere in discussione il patto con l'Ue sui migranti se Bruxelles non fornirà entro ottobre una data certa per la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi. Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, in un'intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), ha appunto detto che se l'Unione europea non elimina entro ottobre i visti per i cittadini turchi salterà l'accordo fra Ankara e Ue firmato il 18 marzo scorso: “Può essere all'inizio o alla metà di ottobre”. “Se ci sarà la liberalizzazione dei visti – ha risposto a stretto giro il vice cancelliere tedesco – dipende esclusivamente dalla Turchia”.

Anche la Commissione Ue ha ribadito di non voler cambiare i criteri della roadmap per la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi perché questa “dipende dal fatto che Ankara soddisfi tutti e 72 i requisiti imposti da Bruxelles, come le modifiche alla legge antiterrorismo”, ha spiegato Mina Andreeva, portavoce dell'esecutivo comunitario, aggiungendo che “il presidente Juncker ha espresso molto chiaramente che la liberalizzazione dei visti deve soddisfare i requisiti”. La portavoce ha detto che, per quanto riguarda la modifica della legislazione antiterrorismo turca, Juncker “ha detto chiaramente che questo è un requisito che non possiamo cambiare; ma siamo chiari: l'intenzione della Commissione non è mai stata quella di ridurre la capacità di combattere il terrorismo in modo efficace. Al contrario, il processo di liberalizzazione dei visti cerca di allineare la legislazione turca con quella dell'Ue in molti campi, compresa la lotta al terrorismo. Su questo è dal 2013 lavoriamo con autorità turche per assicurare un elemento di proporzionalità”.

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