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Papa chiama le suore: “Che fate di così importante da non rispondere?” (AUDIO)

La telefonata del Pontefice, la notte di San Silvestro, al convento delle Carmelitane Scalze di Lucena, in Andalusia. Le suore non hanno risposto e così lui ha lasciato un messaggio in segreteria: ”Pronto, sono Papa Francesco”. E più tardi ha anche richiamato.
A cura di Susanna Picone
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In questi mesi Papa Francesco ha più volte dimostrato che anche lui può telefonare a chiunque e l’ultima sera dell’anno ci ha insegnato che può anche lasciare un messaggio in segreteria telefonica se dall’altra parte del telefono nessuno risponde. È quanto è accaduto, infatti, il giorno di San Silvestro, quando Francesco deve aver deciso di compiere alcune telefonate per fare i suoi auguri di buon anno. Bergoglio ha chiamato, ad esempio, al piccolo convento delle Carmelitane Scalze di Lucena, in provincia di Cordoba, in Andalusia. Ha chiamato per salutare le suore, ma queste ultime non hanno risposto. E così lui ha lasciato un messaggio: “Cosa andate facendo di così importante da non poter rispondere alle telefonate? Sono il Papa Francesco, volevo farvi gli auguri per questa fine d’anno. Vedrò se più tardi potrò richiamarvi. Che Dio vi benedica”. Attonite, ovviamente, le suore quando hanno riascoltato quel particolare messaggio registrato in segreteria alle 11.45 del 31 dicembre. Un messaggio che è stato poi diffuso dalla tv nazionale spagnola.

Fedele alla sua promessa, il Papa ha poi chiamato di nuovo – Ma le suore più tardi sono riuscite a parlare con il Papa che, fedele alla sua promessa, qualche ora dopo ha richiamato il convento. La conversazione è durata circa 20 minuti. Nel convento delle Carmelitane Scalze di Lucena vivono cinque suore con la badessa, Suor Adriana. Tre di loro sono vecchie conoscenze del Pontefice, del periodo durante il quale Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires. Le suore di questo convento dedicano il loro tempo a pregare e confezionare vestitini per i bambini, quadri su tela e immagini artigianali del Bambino Gesù, che poi rivendono per fare beneficenza e per curare il convento.

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