Iran: “Pronti a colpire i nemici con i jet russi”. Hamas: “Legittimo e meritato” l’attacco a Israele
Continua a salire la tensione in Medio Oriente. Nel giorno in cui Hamas ha definito "legittimo e meritato" l'attacco iraniano a Israele anche gli Hezbollah libanesi, stretti alleati di Teheran, sono tornati a colpire ferendo 14 soldati dello stato ebraico nella cittadina di Arab al-Aramashe. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che 6 sono molto gravi, 2 versano in condizioni di moderata gravità e altri 6 hanno riportato lesioni leggere. Sono stati tutti trasportati in ospedale. In una nota gli Hezbollah hanno dichiarato che gli attacchi di oggi rappresentano una risposta, come i primi del mattino, ai raid israeliani condotti ieri nel sud del Libano e nei quali sono stati uccisi tre combattenti del partito.
Il blitz dei miliziani libanesi è arrivato infatti nell'ambito di un'offensiva a "un complesso militare degli Hezbollah e infrastrutture del terrore a Naqura e Yarine, nel Libano del sud". L'Idf in mattinata aveva colpito "le fonti del fuoco" oltre confine. Aerei dell'aviazione – ha detto il portavoce militare – hanno centrato "un complesso militare Hezbollah nell'area di Ayta ash Shab nel Libano del sud da dove i terroristi stavano operando".
Il presidente iraniano: "Se avessimo deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla"
Oggi anche i vertici politici e militari iraniani si sono espressi ed hanno ribadito le minacce ad Israele in caso di rappresaglia. Il presidente Ebrahim Raisi, durante un discorso in occasione della Giornata delle Forze Armate che si celebra nella Repubblica islamica, ha dichiarato che "l'attacco di rappresaglia dell'Iran contro Israele è stata un'azione limitata e punitiva contro il regime, ma se l'Iran avesse deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla". Quindi un avvertimento: "Se i sionisti intraprenderanno qualsiasi azione contro i nostri interessi, la risposta dell'Iran sarà più dura". Per finire Raisi ha lanciato un appello agli Stati della regione: "Invece di avere legami con Israele, dovrebbero fare affidamento sulle proprie risorse e sulle forze musulmane. Non c'è nemmeno bisogno della presenza di forze straniere nella regione, perché le potenti forze armate iraniane possono portare potenza, pace e sicurezza nella regione".
A fare eco al presidente iraniano il comandante delle forze aeree dell'Esercito Hamid Vahedi: "Consigliamo ai nemici di non commettere alcun errore strategico, perché l'Iran è pronto a colpirli, soprattutto con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi". Oltre ai Sukhoi-24, la forza aerea iraniana è dotata di caccia più avanzati ed è pronta a sferrare un tale colpo ai nemici, che non saranno in grado di compensare, ha aggiunto Vahedi, secondo quanto la Tv di Stato.
I Paesi del G7 verso l'introduzione di nuove sanzioni all'Iran
In questo quadro, che giorno dopo giorno sembra farsi più complesso, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, a Capri per il G7 esteri, ha annunciato: "Noi lavoreremo per cercare insieme di infliggere sanzioni all' Iran. Vedremo se si potrà trovare una soluzione, e che tipo di sanzioni". "Ieri durante la riunione dei ministri degli esteri dell' Unione europea l'orientamento dell' Ue era quello di dare sanzioni a chi dava missili e droni che poi venivano lanciati contro l' Ucraina, contro Israele o i mercantili nel mar Rosso. Vediamo", ha aggiunto.