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Talebani insorti a Kandahar: la morte di Bin Laden non sarebbe causa dell’offensiva

L’offensiva di primavera intensificatasi a Kandahar negli ultimi giorni non avrebbe nulla a che fare con la morte di Osama Bin Laden. Lo avrebbero fatto sapere gli insorti che smentiscono così le dichiarazioni del presidente afghano Karzai.
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Bin Laden non c'entra. O meglio, la notizia dell'uccisione di Osama Bin Laden non sarebbe la causa delle esplosioni e sparatorie a Kandahar che tra ieri e oggi stanno mettendo a ferro e fuoco la città. Le rappresaglie, cominciate già nei giorni scorsi, si sarebbero intensificate durante la giornata di ieri, quando alcuni gruppi di talebani avevano preso di mira obiettivi sensibili di Kandahar, tra cui la sede del governatore, mentre altri gruppi sarebbero stati protagonisti di diverse esplosioni.

Cinquanta sarebbero i miliziani rimasti uccisi, di cui 15 kamikaze e la restante parte attraverso scontri con la polizia. Meno cruento il bilancio dell'offensiva di oggi, diffuso dal Ministero dell'Interno afghano: attualmente i talebani morti sarebbero 21, 7 dei quali kamikaze; 3 civili e 2 agenti della polizia locale.

Sin dalla loro ascesa al potere i fondamentalisti islamici, studenti delle scuole coraniche dell'Afghanistan, hanno intessuto rapporti con Al Qaeda, l'organizzazione terroristica capitanata da Osama Bin Laden. Proprio per tale ragione è opinione diffusa che gli scontri avvenuti tra ieri e oggi nella città meridionale del Paese facciano parte di un'iniziativa subitanea dei talebani atta a vendicare la morte dello sceicco emiro. Motivazione confermata anche dal presidente  afghano Hamir Karzai che in un comunicato diffuso ieri avrebbe fatto sapere che i talebani, dopo la morte di Bin Laden, avrebbero subito una bruciante sconfitta che starebbero cercando di "affogare nel sangue del popolo afghano".

In realtà con larga probabilità, nonostante la conferma di Al Qaeda della morte di Bin Laden abbia infiammato gli insorti, gli scontri avvenuti tra ieri e oggi si collocano nella cosiddetta offensiva di primavera. L'offensiva talebana, il cui scopo è liberare il Paese dalle truppe straniere e rovesciare il governo di Kabul, sarebbe stata annunciata già dal 30 aprile scorso e cominciata  fattualmente il 1 maggio, ovverosia prima della morte di Osama e della conferma di Al Qaeda. A dichiararlo sarebbero proprio i talebani che contraddirebbero così, quanto affermato dal presidente Karzai.

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