Svolta in Taiwan: è il primo paese asiatico a vietare il consumo di carne di cani e gatti
Svolta del parlamento di Taiwan: è stato approvato un provvedimento con il quale si vieta il massacro di cani e gatti per il consumo umano. È il primo Paese asiatico a prevedere una legge che vieta il consumo di carne di cani e gatti. La normativa deve ora essere firmata dal presidente, ma potrebbe essere efficace a partire dalla fine del mese di aprile. Per chiunque dovesse violare la legge sono previste multe salate e fino a due anni di prigione e anche la diffusione del nome e delle fotografie dei trasgressori. La nuova legge, che fa parte di un pacchetto di norme destinate a proteggere gli animali, proibirà inoltre la possibilità di legare il guinzaglio dei propri cani a scooter e automobili, costringendoli a correre al loro fianco.
Nel 2001 un’altra legge che tutelava gli animali – La presidente di Taiwan Tsai Ing-wen è una amante degli animali (nel 2016 ha adottato tre cani che si sono uniti ai suoi due gatti, definiti dai media locali come la “first family”) e ha promesso di fare il possibile per proteggerli. Soprattutto grazie alla sensibilità della presidente nel Paese, dove in passato questa carne veniva consumata abitualmente, i cani ora sono considerati dalla maggior parte degli abitanti animali domestici da compagnia e quindi non più da mangiare. Non è comunque la prima volta che Taiwan vara una legge a tutela degli animali. Nel 2001, ad esempio, era stata approvata una legge che vietava la vendita di carne e pelliccia di animali domestici come cani e gatti, per quelli che venivano descritti come “scopi economici”.
Cambiamento culturale in atto in Asia – C’è da dire che questo cambiamento culturale a favore degli animali sta lentamente avvenendo in diversi Paesi asiatici come anche in Cina, Vietnam, Thailandia, Indonesia e Corea, dove a dicembre scorso è stato chiuso uno dei più grandi macelli di cane del Paese.