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Svizzera: condannato per stupro ottiene uno sconto di pena perché “è durato solo 11 minuti”

“Tenere in considerazione la durata relativamente breve di un’aggressione sessuale nel fissare una condanna è conforme al diritto federale”, hanno dichiarato i giudici svizzeri.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio
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L'entità di una condanna per stupro può dipendere anche dalla sua durata. È il senso di una sentenza emessa in Svizzera che sta suscitando un acceso dibattito nell'opinione pubblica del Paese. La vicenda giudiziaria in esame ha avuto inizio nel 2020, quando sul banco degli imputati finirono un uomo portoghese di 33 anni e un ragazzo di 17 anni, tutti e due accusati di aver commesso violenza sessuale nei confronti di una donna. Ebbene, il processo è arrivato nei giorni scorsi a una sentenza a decisamente sconcertante emessa della Corte suprema svizzera. A incidere sulla condanna ci sarebbe la durata dello stupro. I giudici hanno permesso uno sconto di pena perché la violenza era stata di breve durata.

La vittima, nello specifico, venne aggredita e violentata dai due uomini nel febbraio del 2020 nei pressi della sua abitazione. La donna sporse denuncia fiduciosa di ottenere giustizia e mai avrebbe potuto immaginare che il "tempo" trascorso fra le mani dei suoi aguzzini sarebbe stato determinante nello stabilire la loro condanna. Il primo a ricevere una sentenza, sempre nel 2020, fu il 30enne, condannato a 4 anni e 3 mesi di carcere. I legali dell'uomo, tuttavia, presentarono ricorso in appello, e il soggetto ottenne uno sconto di pena. Il motivo? La violenza sessuale era durata "appena 11 minuti". Come se non bastasse secondo i giudici "la vittima ha giocato con il fuoco, inviando dei cattivi segnali, mentre si trovava in un bar con il 33enne e il suo complice". Insomma, per i giudici, la donna se la sarebbe cercata, come nel più classico degli stereotipi.

Non si è fatta attendere la reazione delle femministe, che nel 2021 portarono avanti una grande manifestazione per le strade di Basilea. Decisa a ottenere giustizia, la 33enne ha voluto sottoporre la situazione al Tribunale Federale di Losanna, ma il risultato non è stato quello auspicato. La Corte, infatti, non si è espressa in modo molto diverso. Rimossi i riferimenti a una possibile complicità della donna nell'abuso sessuale, nulla è però cambiato per quanto riguarda la relazione fra la durata dello stupro e la condanna. Lo sconto di pena in caso di "violenza breve" è stato incredibilmente confermato. "Tenere in considerazione la durata relativamente breve di un'aggressione sessuale nel fissare una condanna è conforme al diritto federale", hanno infatti dichiarato i giudici.

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