Svezia e Finlandia hanno presentato la domanda di adesione alla Nato
Svezia e Finlandia fanno sul serio. Non che qualcuno avesse dubbi. I due Paesi scandinavi hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato e tirano dritti verso l'ingresso nell'Alleanza Atlantica. Anche se – come abbiamo raccontato nei giorni scorsi – si tratta di un percorso che tutto sarà tranne che semplice, vista la presa di posizione durissima della Turchia di Erdogan. In ogni caso gli ambasciatori dei due Paesi hanno consegnato le domande di adesione al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: "Questo è un passaggio storico in un momento critico per la nostra sicurezza – ha commentato – Speriamo di concludere rapidamente il processo di adesione".
Ora si apre una fase lunga e, per quanto Stoltenberg abbia già chiesto di premere sull'acceleratore, sembra difficile che un'eventuale ingresso possa avvenire prima della fine dell'estate. Certo abbiamo già visto con la procedura di adesione dell'Ucraina all'Unione europea che in qualche modo la straordinarietà del momento storico è servita a velocizzare almeno le fasi iniziali, ma restano da superare una serie di ostacoli. Si parla di bilancio, economia e riforme. Anche se su questo non ci dovrebbero essere particolari problemi, visto che si tratta di Paesi – soprattutto la Finlandia – che hanno un'alta percentuale in spesa militare.
In generale, poi, entrambi i Paesi hanno già partecipato a diverse missioni congiunte – pensiamo ad esempio a Iraq e Afghanistan – o alle esercitazioni in Europa e non solo. Al momento l'ostacolo maggiore si chiama Erdogan, che ha accusato i Paesi di essere "ambigui sul terrorismo" per via dei loro rapporti con le milizie curde. Bisognerà convincere il presidente turco – che si è detto irremovibile – altrimenti, senza l'unanimità dei trenta Paesi Nato, non ci potrà essere un nuovo ingresso.