Suv travolge gruppo di studenti e pedoni fuori a una scuola in Cina: “Almeno una dozzina di feriti”
Giovani con gli zaini in spalla che fuggono in preda al terrore, una persona presa a bastonate, sangue. Attimi di paura nella città di Changde, nella provincia di Hunan, a sud della Cina. Martedì 19 novembre un suv bianco ha travolto studenti e pedoni fuori dalla scuola elementare Yong'an.
Molte persone sono state ferite e trasportate all'ospedale, riportano i media statali. Non c'è un conteggio preciso e non è chiaro cosa potrebbe aver causato l'incidente e se sia stato intenzionale o meno, sottolinea Reuters.
Ma i video su TikTok e WeChat continuano a rimbalzare. I giovani alunni fuori dall'istituto gridano "Aiuto!". Un breve filmato mostra il veicolo fermo, qui poco distante dall'ingresso della scuola. Sono almeno cinque le persone sdraiate per terra. Qualcuna sanguinante.
C'è poi un altro video in cui un uomo viene ammanettato, bloccato a terra sull'asfalto bagnato da una figura in uniforme. Alle spalle sibila una voce femminile che riferisce come l'uomo abbia guidato fino alla scuola e si sia schiantato lì davanti.
"Almeno una dozzina di persone sono state colpite. Per fortuna l'ambulanza è arrivata in tempi molto rapidi", riporta Zhu, un genitore che aveva appena lasciato il figlio di 8 anni a scuola ai microfoni della Bbc. "Sei o sette genitori hanno obbligato il conducente a fermarsi. Anche la persona addetta alla sicurezza è stata investita: ha tra i 70 e 80 anni, non poteva fare molto", riporta.
Questo è l'ennesimo episodio di questo tipo nell'arco di poche settimane in Cina. Il che ha iniziato a far discutere. Sabato 16 novembre, a seguito dell'aggressione di una persona armata di coltello in una scuola professionale, l'istituto Wuxi di Arte e Tecnologie, nella città di Wuxi, nella Cina dell'Est, 8 persone sono morte e altre 17 sono rimaste ferite. L'autore era un ex studente che sembrava aver patito psicologicamente una perdita economica.
Ma quello che ha fatto più clamore è avvenuto poco più di una settimana fa, il 13 novembre. In un centro sportivo di Zhuhai, nella Cina meridionale, un'auto si è lanciata a tutta velocità contro la folla uccidendo 35 persone. Sono state 43 quelle ferite gravemente.
La polizia ha attribuito le cause dell'incidente a un automobilista segnato dal malcontento per il divorzio e la divisione dei beni. Per il professore dell'Università Fudan, Qu Waigo, tutti questi casi sono una "vendetta indiscriminata contro la società" cinese. Sul social Weibo, il docente avrebbe esternato che "è importante creare una rete di sicurezza sociale e un meccanismo di consulenza psicologica". Domenica queste parole sarebbero state censurate. L'episodio a Zhuhai, in particolare, ha portato il presidente Xi Jinping a esortare le forze dell'ordine verso un rafforzamento del "controllo dei rischi". In questo modo, da inizio settimana è incrementata la sicurezza nei principali incroci stradali della capitale, Pechino.