Più povero di Mujica: il presidente del Nepal guadagna 425 euro al mese
Josè Mujica è diventato un mito. Il presidente dell'Uruguay – grazie al suo stile di vita sobrio, lontano anni luce da quello dei colleghi del resto del mondo – ha fatto guadagnare al suo paese una fama inaspettata, mettendo in campo anche numerosissime riforme innovative, come quella sulla legalizzazione del consumo della cannabis. Ma inutile negarlo: ad affascinare di "Pepe" è soprattutto la sua povertà, il fatto che non sia andato a vivere nella residenza presidenziale ma abbia preferito rimanere nella sua casa di campagna, dove nel tempo libero coltiva i campi e va a spasso a bordo di un Maggiolino Volkswagen.
Ebbene, Mujica non è il solo leader politico poverissimo, anzi più di lui lo è il primo ministro nepalese Sushil Koirala: eletto l'11 febbraio scorso, Koirala era già noto per il suo stile di vita molto sobrio, adottato malgrado provenisse da una famiglia assai facoltosa. Il primo ministro, tuttavia, ha preferito rifiutare la cospicua eredità cedutagli dal padre, preferendo cederla ai più bisognosi. Non solo: gli unici beni dichiarati – sul sito del governo nepalese – sono tre telefoni cellulari, uno dei quali è un iPhone, mentre un altro non è più funzionante. Non possiede appezzamenti di terra, non ha una casa e prima di trasferirsi nella residenza presidenziale viveva in un appartamento in affitto. Secondo la BBC, inoltre, ha persino rifiutato un rimborso spese di 650 dollari per un viaggio fatto in Birmania: quando il funzionario del governo gli ha presentato l'assegno il primo ministro l'ha rifiutato con molta disinvoltura. Vive con uno stipendio di 56.200 rupie nepalesi al mese, cioè 425 euro, e si dichiara assolutamente soddisfatto della sua condizione economica.
Oltre alla povertà c'è un altro elemento che accomuna Mujica a Koiral, ovvero le esperienze di militanza politica giovanili: il primo, infatti, era un guerrigliero del gruppo armato comunista dei tupamaros e a causa di quella esperienza di lotta ha vissuto per molti anni in carcere. Il secondo, invece, è stato tra i responsabili di un dirottamento aereo quando aveva 30 anni: oggi è il leader del partito Nepal Congress, anch'esso influenzato da teorie maoiste. A chi gli ha domandato come mai accettasse di vivere in povertà ha sempre spiegato di amaro la semplicità e di non sopportare gli sfarzi. Un po' come ha sempre detto Mujica: "Per me un presidente è un uomo al servizio della repubblica. E’ un funzionario, non un re, né un Dio. Come tale deve essere sostituito al termine del suo lavoro. Io sono contrario alla ri-elezione. Non sopporterei di possedere terreni e altri beni di lusso. Credo che un presidente debba vivere come vive la maggioranza della popolazione, che deve servire e anche rappresentare".