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Sul bordo del Canyon, scivola e cade nel dirupo, 13enne torna a casa salvo: “Volevo farmi una foto”

“Ero sulla sporgenza e mi stavo spostando in modo che altre persone potessero scattarmi una foto” ha raccontato il 13enne statunitense che è stato già dimesso dall’ospedale ed è stato portato a casa.
A cura di Antonio Palma
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Un ragazzo statunitense di 13 anni è incredibilmente sopravvissuto a una spaventosa caduta in un dirupo del Grand Canyon per oltre trenta metri dopo essere scivolato mentre cercava di farsi una foto spettacolare sul bordo del precipizio della montagna. "Ero sulla sporgenza e mi stavo spostando in modo che altre persone potessero scattarmi una foto. Mi sono accovacciato e mi sono aggrappato a una roccia. Avevo solo una mano sul sasso. Ho perso la presa e ho iniziato a ricadere all'indietro" ha raccontato ai media locali  il ragazzino, ricostruendo l'accaduto.

L'incredibile sequenza martedì scorso sul bordo del North Rim, nel Grand Canyon National Park dove l'adolescente era in visita con la famiglia. Sono stati i parenti a chiamare i soccorsi dopo aver assistito alla terribile scena, temendo una fine tragica. Con grande sorpresa di tutti, però, la squadra di ricerca e salvataggio del parco nazionale non solo ha trovato il 13enne vivo ma il ragazzino non ha riportato nemmeno conseguenza permanenti.

Dopo aver stabilito che un salvataggio in elicottero non era fattibile, i membri del team SAR hanno organizzato un salvataggio con corda e sono stati in grado di sollevarlo in sicurezza fino al bordo del Canyon per affidarlo ai sanitari. Il ragazzo infine è stato trasportato in aereo in un centro traumatologico pediatrico per ulteriori cure. Un intervento per nulla semplice, le squadre di emergenza infatti hanno impiegato due ore per salvare  il ragazzino.

"Ricordo solo di essermi svegliato un po' mentre ero sul retro di un'ambulanza e di un elicottero, di essere salito su un aereo e di essere arrivato in ospedale" ha detto il ragazzino, che vive nel North Dakota. Al tredicenne i medici hanno riscontrato nove vertebre rotte, una rottura della milza, una commozione cerebrale, una mano rotta e un dito slogato. Ferite giudicate non permanenti tanto che il ragazzino è stato dimesso dall'ospedale sabato ed è stato portato a casa. "Siamo fortunati a poter portare nostro figlio a casa in macchina sul sedile anteriore invece che in una bara", hanno dichiarato i genitori.

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