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Suicida per non cadere nelle mani dell’Isis: ai parenti aveva detto che andava in vacanza

Ryan Lock, cuoco britannico di 20 anni, avrebbe preferito togliersi la vita piuttosto che finire prigioniero dell’Isis in Siria. Era partito volontario lo scorso agosto per andare a combattere contro lo Stato Islamico.
A cura di Susanna Picone
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Si sarebbe ucciso sparandosi un colpo sotto al mento pur di non finire prigioniero dell'Isis il giovane Ryan Lock, ventenne britannico morto fra le file dei guerriglieri curdi il 21 dicembre scorso durante un'offensiva per riprendere la città di Raqqa, in Siria. La notizia del suicidio del giovane è stata diffusa da fonti delle milizie curdo-siriane dell'Ypg alla Bbc. Il giovane Ryan, originario di Chichester, nel West Sussex, era andato in Medio Oriente lo scorso agosto per andare a combattere contro il Califfato, ma ai familiari aveva detto una bugia per non farli preoccupare. Prima di partire, infatti, ad amici e parenti aveva detto che sarebbe andato in Turchia per una vacanza. Successivamente Ryan, che prima di andare a combattere da volontario aveva fatto il cuoco in un ristorante nella sua Inghilterra, aveva mandato un ultimo messaggio per dire la verità e per scusarsi della sua bugia.

Dall’autopsia il segno di un’arma appoggiata sotto il mento – Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il soldato britannico si è trovato isolato con la sua unità nel villaggio di Ja'bar che era stato circondato dalle forze dell’Isis. Cinque soldati furono fatti prigionieri dalle truppe dello Stato Islamico e dopo una strenua resistenza sono stati uccisi. Tra questi, anche il giovane Ryan. La verità sulla sua morte è arrivata solo dopo l’autopsia da cui è emerso il segno di un’arma appoggiata sotto il mento. Un segno che non può far altro che suggerire il suicidio. Mark Cambell, attivista della causa curda, ha detto che Ryan Lock ha avuto un coraggio straordinario nel premere il grilletto contro se stesso e che l’Isis è stata privata di una opportunità di macabra propaganda grazie al gesto del giovane volontario. Lock è il terzo civile britannico a morire nelle file del YPG: il suo corpo tornerà a casa nei prossimi giorni.

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