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Sudafrica, Pistorius minacciato: “In carcere sarà aggredito e stuprato”

La famiglia di Oscar Pistorius, l’ex atleta paralimpico sudafricano a processo per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, sarebbe stata minacciata da un uomo che chiedeva dei soldi in cambio di prove per la difesa.
A cura di Susanna Picone
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L’ex atleta paralimpico Oscar Pistorius, a processo per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp avvenuto la notte di San Valentino del 2013, e la sua famiglia sono stati oggetto di un tentativo di estorsione. Lo ha reso noto la famiglia del campione sudafricano. Nei dettagli, la polizia sta indagando su presunte minacce di violenza arrivate da parte di un uomo al cugino di Pistorius, Arnoldus, tramite messaggi su WhatsApp. La portavoce della famiglia Pistorius, Anneliese Burgess, ha spiegato che all'inizio un uomo ha sostenuto di aver prove che avrebbero demolito l'accusa e per questo avrebbe chiesto un compenso. Poi la stessa persona sarebbe diventata molto violenta e in seguito al mancato pagamento da parte di Pistorius avrebbe minacciato l’ex atleta di farlo aggredire in carcere qualora fosse tornato in prigione. Attualmente Pistorius, dopo un primo periodo in carcere, sta scontando la sua pena agli arresti domiciliari a casa dello zio. “Farò assumere in carcere un'infermiera che testimonierà di essere stata aggredita da Oscar”, questa una delle minacce che sarebbero arrivate alla famiglia dell’imputato. “Appena sarà dentro la cella farò in modo che potrà essere stuprato”, così ancora al cugino di Pistorius. Lo stesso uomo avrebbe minacciato anche i figli del cugino dell’ex atleta.

Il 6 luglio la sentenza per Pistorius – La sentenza d'appello per Pistorius per l'omicidio della fidanzata Reeva arriverà il prossimo 6 luglio. Il rappresentante dell'accusa ha chiesto 15 anni di carcere per Pistorius, affermando che la Corte non può esimersi dall'applicare la pena minima prevista dal codice penale sudafricano per l'omicidio volontario. Nell’ultima udienza del processo, poco prima nella sua arringa finale, il difensore di Pistorius, Barry Roux, ha chiesto all'imputato di camminare in aula senza protesi per ricostruire gli avvenimenti della notte di San Valentino del 2013 e rafforzare la tesi dell’imputato che ha sempre sostenuto di aver sparato alla fidanzata credendo fosse un ladro. “L'imputato era vulnerabile a causa della sua disabilità”, ha detto il legale, che ha anche chiesto che Pistorius sconti la pena attraverso lavori sociali, in particolare di sostegno a bambini disabili.

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