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Sudafrica, per la prima volta un nero alla guida del “partito dei bianchi”

Mmusi Maimane eletto alla guida del principale partito di opposizione che sfiderà lo storico African national congress fondato da Mandela.
A cura di Antonio Palma
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Svolta storica in Sudafrica, dove per la prima volta dalla fine dell'apartheid un nero è stato eletto alla guida del principale partito di opposizione, tradizionalmente noto come il "partito dei bianchi" proprio perché in opposizione al movimento storico fondato da Nelson Mandela, l'African national congress. Il 43enne Mmusi Maimane, nato nella provincia di Gauteng, infatti è il nuovo leader di "Alleanza Democratica" la formazione che sfiderà il movimento del presidente Zuma che è ininterrottamente alla guida del Paese da quando è stata messa fine alla segregazione razziale. La scelta di Alleanza Democratica non sembra essere casuale visto che è arrivata al termine di un lungo dibattito interno tra chi sosteneva che per vincere il partito avesse bisogno di un leader nero e chi no. Ad un mese dalle dimissioni della ex leader Helen Zille, la scelta alla fine è ricaduta su Maimane, volto relativamente nuovo nel panorama politico locale visto che entrato in politica del 2010.

Del resto Mmusi Maimane ha una moglie bianca e rappresenta il nuovo che avanza e potrebbe essere la vera svolta per mettere fine allo strapotere dell'African national congress che è stato  protagonista di decine di scandali per corruzione e nepotismo. Il 43enne Mmusi Maimane, studioso di Psicologia ma laureato anche in Teologia, ha già ricoperto l'incarico di consigliere comunale a Johannesburg, città nella quale è stato anche candidato sindaco. Il partito lo ha eletto nell’assemblea nazionale che si è svolta a Port Elizabeth con il tentativo di dare una svolta al movimento.

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