Stuprò una ricercatrice americana, regista Bollywood condannato a 7 anni

Mahmood Farooqui, regista di Bollywood di quarantanove anni noto per avere co-diretto il blockbuster indiano “Peepli Live”, è stato riconosciuto colpevole di stupro e condannato oggi in primo grado a sette anni di reclusione. La presunta violenza risale allo scorso anno, quando il regista avrebbe stuprato una ricercatrice statunitense di trentacinque anni a New Delhi, in India. A riportare la notizia della condanna è l'agenzia di stampa Pti. Nella denuncia, la presunta vittima diceva che Mahmood Farooqui le usò violenza in stato di ubriachezza il 28 marzo del 2015. In quella occasione la ricercatrice americana si era recata a casa del regista per raccogliere informazioni per una sua ricerca. Subito dopo la donna ripartì per l’America, ma successivamente è tornata e ha deciso di denunciare quanto accaduto.

Respinta dal giudice la richiesta di ergastolo – La pubblica accusa avrebbe voluto una pena molto più severa per il regista, e cioè l’ergastolo. Ma il giudice Sanjiv Jain non ha accolto la richiesta di ergastolo e ha deciso, invece, di applicare per il reato di stupro la pena minima prevista dal codice penale, assortita con una multa di 50.000 rupie (670 euro). Un tribunale di grado inferiore ha stabilito che, nel caso in cui il regista non dovesse pagare la multa, dovrà restare in carcere per tre mesi in più rispetto alla condanna dei giudici. Il regista era libero su cauzione e al momento della condanna è stato preso in custodia. Farooqui, da parte sua, durante il processo ha respinto le accuse della ricercatrice americana.