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Stuprata da 50 uomini ingaggiati dal marito, uno anche la sera di capodanno: “Non avevo nulla da fare”

La vicenda emerge dal processo in corso al tribunale di Avignone contro Dominique Pelicot e le decine di uomini accusati di aver abusato della donna che il marito aveva precedentemente drogato e stordito con farmaci.
A cura di Antonio Palma
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Gisele Pelicot è stata stuprata su indicazioni del marito persino la sera di capodanno quando uno degli oltre cinquanta uomini ingaggiati dal 71enne è andato nella loro casa di Mazan, in Francia, per violentarla. È quanto emerge dal processo in corso al tribunale di Avignone contro Dominique Pelicot e le decine di uomini accusati di aver abusato della moglie che lui aveva precedentemente drogato e stordito con farmaci.

Il 37enne Andy R. ha dichiarato in tribunale di essere stato avvicinato e ingaggiato da Dominique Pelicot in un bar nel capodanno del 2018 e di essersi recato poi a casa della coppia la stessa sera solo perché "non avevo altro da fare la notte di Capodanno". L'uomo, marito e padre,  ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con la signora Pelicot ma nega lo stupro, come hanno fato molti altri sostenendo che pensavano si trattasse di uno "scenario consensuale" tra i due.

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"Ero in un bar quando un uomo si è avvicinato a me e mi ha detto: ‘Piaci a mia moglie, vuoi andare a letto con lei mentre io guardo?'", ha raccontato il 37enne alla corte, ammettendo di fare uso abituale di alcol e droga. "Acconsentii alla richiesta ed è successo quella stessa sera, la notte di Capodanno, dato che non avevo nient'altro da fare" ha aggiunto l'uomo

"Avevo litigato con i miei fratelli a causa della mia dipendenza dall'alcol e dalla droga, così andai a casa di Pelicot ma non ho mai avuto intenzione di violentare la signora Pelicot" ha sostenuto l'uomo che, secondo quanto affermato il tribunale, all'epoca aveva 31 anni, era sposato e aveva due figli. "Avevo fatto il bagno, mi ero messo il dopobarba, mi ero preparato. Un'ora dopo aver scambiato messaggi su un sito di scambisti,  ero a casa sua", ha continuato.

"Nemmeno per un secondo ho dato il mio consenso al signor Pélicot, né a questi uomini. Da quando sono arrivata in quest'aula di tribunale, sono stata umiliata. Sono stato chiamato alcolizzata, complice del signor Pélicot. Ho sentito tutto. Bisogna avere un certo grado di pazienza per sopportare tutto quello che devo sentire. Per me sono dei degenerati" ha dichiarato la scorsa settimana la signora Pelicot che ha rinunciato all'anonimato per denunciare pubblicamente quanto accaduto.

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