Studente di 22 anni si suicida, alla mamma ha scritto: “Mi sento schiacciato dal peso del lockdown”
Non ce l'ha fatta a sostenere l'isolamento imposto dal lockdown, per questo si è tolto la vita a soli 22 anni. Tragedia nel Regno Unito, dove Ben Brown, studente di ingegneria alla Loughborough University originario di Gloucester, nell'Inghilterra del Sud, si è suicidato lunedì scorso nello studentato dove viveva con altri due coinquilini dopo aver lasciato una lettera a sua madre Helen Hartery-Brown per spiegare le ragioni del suo gesto estremo. La donna ha deciso di raccontare la vicenda alla stampa locale. "Diceva che questa situazione lo stava schiacciando, non era abituato a stare da solo con i suoi pensieri e ad essere inattivo per un periodo di tempo così lungo. Purtroppo non ha parlato con nessuno di come si sentisse in quel momento. Abbiamo fatto una video-chiamata la sera prima della tragedia, l'ultima cosa che mi ha detto è che mi amava".
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare ad un epilogo simile. Ben dal 2016 frequentava l'università ed era appassionato di viaggi ma era molto impegnato anche nel volontariato. Si è trasferito in in Thailandia e Vietnam e si è persino recato in Madagascar dove ha aiutato alcune associazioni in progetti di costruzione a livello locale. Solo due settimane prima del suo suicidio aveva fatto una donazione in beneficenza a Papyrus, che cerca di impedire alle persone di togliersi la vita. Lascia cinque fratelli e sorelle. Il suo non è un caso isolato. Nel Regno Unito il governo sta mettendo in guardia contro i problemi mentali che possono insorgere in seguito al periodo di lockdown resosi necessario anche oltremanica per evitare il diffondersi ulteriore del contagio da Coronavirus: qui il numero dei contagi ha raggiunto quota 191.827 e quello dei decessi 28.808. "Voglio che le persone ascoltino la storia di mio figlio e capiscono che bisogna parlare e confrontarsi, nulla è insuperabile se si chiede aiuto", ha concluso Helen.