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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Studente de L’Aquila morto insieme a tutta la famiglia sotto le bombe israeliane in Libano

Hadi Zaiter, studente di ingegneria civile all’Università de L’Aquila, è morto nella sua casa libanese bombardata da Israele. Insieme a lui sono stati uccisi la madre, il padre e due dei suoi tre fratelli.
A cura di Davide Falcioni
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Hadi Zaiter
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Tra gli oltre 600 morti causati dai bombardamenti israeliani sulle città libanesi c'è anche uno studente di 25 anni de l'Università de L'Aquila. Hadi Zaiter, questo il suo nome, era tornato nel "Paese dei cedri" alcune settimane fa per fare visita alla sua famiglia e presto sarebbe rientrato nel capoluogo abruzzese per proseguire li studi, se non fosse stato ucciso – insieme a gran parte dei suoi cari – da un missile dell'aviazione israeliana caduto sulla sua casa. Hadi non aveva nulla a che fare con Hezbollah. Sognava invece di diventare un ingegnere.

A dare notizia della sua scomparsa l'Università degli Studi de L'Aquila con un post pubblicato sui social: "Il rettore, Edoardo Alesse, esprime, a nome di tutto l’Ateneo, sentimenti di sgomento e di profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Hadi Zaiter, studente UnivAQ morto nei bombardamenti della città libanese di Baalbek, nell'est del Paese, nell’ambito dell’intensificarsi degli scontri tra Israele e Hezbollah".

"Hadi – prosegue l'ateneo – aveva 25 anni ed era un nostro studente internazionale, iscritto al secondo anno della laurea magistrale in ingegneria civile. Era andato in Libano alla fine del secondo semestre per fare visita alla famiglia e sarebbe dovuto tornare all’Aquila tra qualche giorno per la ripresa delle lezioni. Era un ragazzo ben voluto da tutti, che si era ambientato molto bene sia nella nostra comunità accademica e studentesca che in città. Hadi è deceduto a casa sua, e con lui sono morti anche la madre, il padre e due dei suoi tre fratelli. Mentre piangiamo la sua morte, come Ateneo ci uniamo agli appelli della comunità internazionale affinché cessino immediatamente, in Medio Oriente, tutte le operazioni militari e si torni il prima possibile a percorrere la via del dialogo e delle soluzioni diplomatiche. Al fratello di Hadi, Ahmed, unico membro superstite della famiglia, giungano le nostre più profonde e sincere condoglianze".

Cordoglio è stato espresso anche dal sindaco de L'Aquila Pierluigi Biondi: "Sono profondamente dispiaciuto per la tragica morte dello studente libanese iscritto alla facoltà di ingegneria dell’ateneo aquilano, vittima del conflitto che si sta consumando in Medio Oriente, insieme ai suoi familiari. Altrettanto lo sono per la comunità di Baalbek, gemellata con L’Aquila, che abbiamo avuto l’onore di ospitare, ormai qualche anno fa, in occasione della Perdonanza. La perdita di giovani vite innocenti ci lascia sgomenti. L’auspicio è che il fuoco cessi. Il drammatico scenario geopolitico che si va delineando impone alle istituzioni mondiali tutte di continuare a operare affinché ciascuno faccia un passo indietro".

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