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Strangola con una calza la figlia di 10 anni dell’ex amante: voleva vendicarsi di lui

L’omicidio in Russia oltre due anni fa: ora un tribunale ha deciso che la donna, ex reginetta di bellezza, dovrà scontare 12 anni di carcere. Avrebbe ucciso la figlia del suo amante stringendole una calza alla gola.
A cura di S. P.
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Probabilmente perché non riusciva ad accettare la fine della sua relazione con un uomo sposato, una giovane donna ha ucciso una ragazzina di appena 10 anni, figlia dell’uomo che l’aveva lasciata per restare con sua moglie. Arriva dalla Russia la drammatica storia di Ekaterina Poberezhnaya, una 23enne ex reginetta di bellezza ora condannata a 12 anni di carcere. Oltre due anni fa la donna avrebbe compiuto il brutale omicidio per vendicarsi, appunto, del suo ex amante Alexander Ulyanov. Lui, da quanto ricostruito, aveva avuto una relazione clandestina con la giovane donna che viveva nel suo stesso palazzo. Da quella relazione era nato anche un bambino che però l’uomo non ha mai riconosciuto. Tuttavia la reginetta di bellezza non aveva mai perso la speranza che alla fine Alexander avrebbe lasciato la sua famiglia per andare a vivere con lei. Quando però lui ha deciso di chiudere definitivamente quella storia lei ha iniziato a minacciarlo. “Mi diceva che me ne sarei pentito – ha raccontato l’uomo in tribunale – Pensavo che quello che avrebbe potuto fare poteva essere una scenata, scoprire dov'ero e venire a piangere a dirotto davanti a me”. Ma in realtà la donna ha fatto molto di più.

La bambina uccisa in casa – Nell’agosto del 2013, sapendo che l'ex amante era partito e la moglie non era in casa, secondo l’accusa la donna si è presentata alla porta dell'appartamento e fingendosi una venditrice ha convinto la bambina a farla entrare. A quel punto la piccola sarebbe stata uccisa a sangue freddo con un collant di nylon. Il corpicino senza vita della bimba è stato trovato dalla moglie dell’uomo sul suo letto. Accecata dalla rabbia la stessa Ekaterina avrebbe confessato il delitto chiamando Alexander: “Ho ucciso tua figlia e adesso sono pronta anche a uccidere il nostro bambino”. Parlando durante il processo, Alexander ha detto: “Nastya è stata uccisa per colpa mia. Se non avessi incontrato quella donna niente sarebbe successo. Lei si sarebbe potuta vendicare in qualsiasi altro modo, non uccidendo mia figlia. Quando ho iniziato a dirle di non chiamarmi più, lei continuava a ripetermi che mi sarei pentito di quello che stavo facendo. Ma non potevo immaginare nulla di tutto questo”. La donna, da parte sua, ha sempre professato la sua innocenza ma la sua versione dei fatti non ha convinto i giudici.

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