Strage Tunisia: il killer addestrato con attentatori del Bardo
Il killer della strage di venerdì scorso in Tunisia si è addestrato in Libia con gli attentatori del museo del museo del Bardo. Lo riferiscono i funzionari della sicurezza tunisini secondo i quali Seifeddine Rezgui, l’uomo che ha ammazzato 38 persone in un resort a Sousse, è entrato in Libia lo scorso gennaio e ha effettuato un periodo di addestramento nei pressi di Sabrata, nell'ovest del Paese. Lì si trovavano anche i due terroristi che lo scorso marzo hanno attaccato il museo del Bardo di Tunisi uccidendo 22 persone. Intanto, mentre prosegue la ricerca delle autorità tunisine dei complici del 24enne Seifeddine Rezgui, arriva anche una sorta di ammissione di colpe da parte del Paese. Malgrado il livello di allerta fosse stato innalzato per il mese del Ramadan e dopo l’attentato al museo Bardo, la Tunisia non si aspettava un attacco alle spiagge. A dirlo il presidente tunisino, Beji Caid Essebsi: “È vero che siamo rimasti sorpresi da questo incidente. Avevamo preso misure per il mese del Ramadan ma non pensavamo di doverle applicare alle spiagge”, ha spiegato il presidente in un’intervista alla radio francese Europe 1.
Arrestato un amico 24enne dell’attentatore ucciso – Sul fronte degli arresti, l’ultimo fermato a Beja dal nucleo antiterrorismo della Guardia nazionale è un giovane coetaneo di Seifeddine Rezgui, un ragazzo di 24 anni. Il ragazzo è accusato, secondo quanto ha reso noto la radio locale Shems fm citando fonti della sicurezza, di essere implicato nella strage di venerdì scorso. L’arrestato sarebbe uno studente amico dell'attentatore ucciso. Intanto il ministero della Sanità di Tunisi ha comunicato di avere identificato i corpi di 27 delle 38 vittime dell'attacco terroristico al resort di Sousse. Si tratta di diciannove cittadini britannici, tre irlandesi, un portoghese, due tedeschi, un russo e un belga.