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Strage Nizza, il killer faceva sesso con donne e uomini: “Il suo amante era un pensionato”

Emergono dettagli morbosi sul recente passato di Mohamed Lahouaiej Bouhlel. L’assassino 31enne vedeva frequentemente persone conosciute su siti per incontri. Inoltre assumeva regolarmente alcol e droghe, nonostante affermasse di essere musulmano praticante.
A cura di B. C.
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“Ossessionato dal sesso”, aveva fatto diverse “conquiste”, sia femminili, sia maschili, sui siti di incontri online, ma il suo “prediletto” era un “pensionato 73enne”. Così il Daily Mail, sulla base delle carte degli inquirenti francesi, descrive oggi Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il killer di Nizza, l’uomo che la sera del 14 luglio ha falcidiato centinaia di persone alla guida di un camion, facendo 84 morti e numerosi feriti. Stando a quanto fatto trapelare, il 31enne, padre di tre figli, era solito guardare scene vietate ai minori, che mostravano “torture e decapitazioni”. Nonostante le dichiarazioni sulla sua rigorosa radicalizzazione ai dettati dell’Islam, Bouhlel era dunque bisessuale, beveva alcol e faceva uso di droghe.

Il telefono cellulare del killer

Gli agenti sono riusciti a fermare la furia omicida di Bouhlel sparando all’interno del tir della morte. All’interno della cabina hanno trovato il suo telefono cellulare che, sembra, si stia rivelando molto utile ai fini dell’indagine. Anche e soprattutto per far luce sui sette sospettati attualmente tenuti in custodia per legami con sospetti con l’uomo. Tra questi, due albanesi che avrebbero fornito una pistola a Bouhlel. “La testimonianza su cui gli investigatori stanno contando di più è quella del suo telefono cellulare”.

Il selfie col camion

Nel telefono sono stati trovati numerosi messaggi, video e fotografie, tra cui quelle di uomini e donne con cui l’attentatore è recentemente andato a letto. Sembra che il killer di Nizza amasse inviare selfie ai suoi contatti. Tra le foto, compaiono i volti di amanti uomini e donne, anche se frequentati per poco. Andava regolarmente in palestra e frequentava bar latinoamericani. L’uomo ha comunque utilizzato il telefono anche per preparare l’attentato. Tra le varie si è addirittura scattato un selfie all’interno del camion appena prima di partire alla volta del lungomare, e lo ha inviato alla sua famiglia in Tunisia, come confermato anche dal procuratore di Parigi, Francois Molins. Ha scritto messaggi sulla sua gioia di aver ottenuto una pistola 7.65 e sulla speranza di ottenerne presto altre. In un messaggio ha scritto: “Finalmente ho i rifornimenti. Portate più armi”.

Le ricerche su Internet: "Decapitazioni"

Molins assicura che Bouhlel avesse "un interesse sicuro e recente" per il radicalismo islamico. A un amico disse "che non capiva perchè l'Isis non potesse avere diritto a un territorio", ha continuato il magistrato, aggiungendo: su google, ha consultato, tra l'altro, "video violenti", tra cui "decapitazioni", "cadaveri dello Stato islamico", "canti" dell'organizzazione terroristica, "surate del corano". Tra le chiavi di ricerca anche "orribile incidente mortale", "terribile incidente mortale", "video sconsigliato per le immagini cruente". Nel suo cellulare sarebbe stato anche trovato un vecchio articolo di Nice Matin che parlava di un automobilista che si schiantò con la sua auto contro i tavolini di un bar. Altro particolare, rivelato da Molins è quello che riguarda la cauzione da 1.600 euro per noleggiare il camion con cui e' passato all'azione sul lungomare.

Fischi contro i politici alla manifestazione per le vittime

Fischi e ‘buu' contro i politici, in particolare contro il premier Manuel Valls, alla manifestazione in memoria delle vittime di Nizza.  "Cambia lavoro, cambia lavori", hanno urlato in molti.  Lunghi applausi invece per i vigili del fuoco."Capisco sempre la disperazione e gli interrogativi delle famiglie, dei cari, di tutti coloro che sono traumatizzati perchè hanno assistito alla corsa assassina di quel camion", ha poi commentato il premier, intervistato in esclusiva da Nice-Matin dopo il minuto di silenzio sulla Promenade des Anglais. "La rabbia dei francesi, la paura, la disperazione, spetta a me, a noi, di addossarcela sulle spalle". "I fischi, gli insulti, sono indegni per una cerimonia di cordoglio e omaggio alle vittime". Quello a cui si è assistito è "l'atteggiamento poco spontaneo di una minoranza, l'immensa maggioranza della folla era lì per raccogliersi. Ma quando si incendiano i militanti, i simpatizzanti, non bisogna stupirsi di raccogliere odio e divisione. Quest'immagine non e' quella di Nizza e tanto meno della Francia".

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Il  bilancio delle vittime: 84 morti, 71 identificati, 19 feriti in pericolo di vita

Valls ha precisato anche la situazione legata al bilancio delle vittime: 71 delle 84 vittime dell'attentato sono state formalmente identificate, mentre 13 non ancora un nome certo. Il bilancio aggiornato è di 84 morti e 74 feriti ancora ricoverati, di cui 28 in rianimazione. Tra questi, 19 sono ancora in pericolo di vita.

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