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Strage Manchester, gara di solidarietà per i due senzatetto eroi: Stephen ora ha una casa

Stephen Jones dormiva nei pressi della Manchester Arena quando un attentatore si è fatto saltare in aria dopo il concerto di Ariana Grande. Insieme a Chris Parker ha aiutato i feriti e ora, grazie al co-proprietario del West Ham, ha trovato una casa.
A cura di Susanna Picone
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Di Stephen Jones e Chris Parker, rispettivamente di 35 e 33 anni, si è parlato tanto nell’ultima settimana. Sono i due senzatetto che la notte dell’attentato di Manchester non hanno esitato ad aiutare i feriti della strage provocata da un kamikaze dopo il concerto all’Arena di Ariana Grande. Per i due uomini la Manchester Arena e la zona attorno alla struttura era come una casa e soprattutto la sera del concerto era il luogo in cui chiedere l'elemosina. Quando c’è stata l’esplosione che ha provocato 22 vittime, entrambi hanno soccorso le persone rimaste ferite. Stephen Jones ha estratto le schegge che avevano colpito i bambini ed è rimasto accanto a loro fino all’arrivo dei soccorsi. “Avevano bisogno del mio aiuto, non potevo tirarmi indietro – ha poi raccontato l’uomo a Itv News – è il mio istinto quello di aiutare gli altri”. E ora, dopo l’attentato, qualcuno ha pensato anche a lui. Oltre alle raccolte fondi sul web per gli eroi di Manchester qualcuno ha tentato di rintracciare Jones per offrirgli per un periodo di sei mesi una casa e aiutarlo in questo modo a rimettersi in piedi.

L’appello di David Sullivan e del figlio – Si tratta di David Sullivan, co-proprietario della squadra di calcio del West Ham, che insieme al figlio nei giorni dopo la strage ha lanciato un appello tramite Twitter. Voleva rintracciare Stephen per offrirgli, appunto, una casa per un periodo di tempo e aiutarlo così a rifarsi una vita.

L’appello su Twitter dei Sullivan è stato condiviso in rete migliaia di volte e alla fine, come confermato dallo stesso figlio dell’imprenditore, il senzatetto è stato rintracciato. “Abbiamo trovato Steve! Ciò mostra il potere dei social media. Grazie a tutti coloro che lo hanno permesso, avete aiutato un uomo a cambiare la sua vita”, è il tweet pubblicato dopo l’appello.

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