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Strage in Austria, tra le vittime il portiere 24enne Florian Janny: choc nel mondo dell’hockey

Il giovane portiere Florian Janny aveva giocato la sua ultima partita sabato sera contro l’Asiago, poche ore prima di morire nella casa in Austria della fidanzata Nadine, di diciannove anni. A compiere la strage l’ex fidanzato di lei, accusato dell’omicidio di 5 persone: ha ucciso i due giovani, il fratello della ex e i genitori.
A cura di Susanna Picone
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Tra le cinque persone assassinate nella notte tra sabato e domenica scorsa in Austria c’è anche Florian Janny, giovane portiere di hockey. Il giocatore, ventiquattrenne che milita in Alps Hockey League, aveva partecipato a una partita con la sua squadra solo poche ore prima della strage compiuta dall’ex fidanzato della sua ragazza. Sotto choc i suoi compagni e avversari della Migross Asiago che sabato sera lo avevano affrontato in Austria. Il giocatore di hockey stava dormendo a casa della fidanzata Nadine, quando l’ex ragazzo di lei si è presentato all’alba e ha ucciso tutte le persone trovate nella villetta. Secondo la polizia austriaca a scatenare la tragedia sarebbe stata la gelosia di Andreas E., venticinque anni. A quanto emerso, il giovane che evidentemente non aveva accettato la decisione di Nadine di chiudere la loro storia, si è presentato nell'abitazione della ex armato di pistola uccidendo, oltre alla ragazza di diciannove anni, il padre cinquantanovenne, la madre di cinquantuno anni, il fratello suo coetaneo e appunto il nuovo fidanzato di Nadine, il portiere che poche ore prima aveva giocato con la sua squadra. La coppia si trovava in un appartamento al piano superiore della villetta e l’assassino li ha uccisi dopo essersi arrampicato sul balcone e rotto il vetro di una finestra. Dopo aver compiuto la strage, il venticinquenne si è consegnato alla polizia confessando di aver ucciso cinque persone.

Dopo la strage messaggi di cordoglio sono arrivati a Kitzbühel da diverse squadre di Alps Hockey League, Asiago compresa. “In spogliatoio abbiamo condiviso questo fatto che ci ha lasciati attoniti – le parole riportate da Il Giornale di Vicenza del capitano Federico Benetti -; un po' come accadde a noi il 27 settembre di 12 anni fa quando Darcy Robinson si accasciò in campo. Cose che ti lasciano sgomenti”.

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