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Strage di Sant’Anna di Stazzema: Napolitano e Gauck alla commemorazione (VIDEO)

La commemorazione – con la partecipazione del presidente della Repubblica italiano e quello tedesco – segna la riappacificazione tra i due Paesi dopo le sentenze di archiviazione che in Germania non hanno mai punito i responsabili del massacro.
A cura di Davide Falcioni
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Poco prima di mezzogiorno sono arrivati a Sant'Anna di Stazzema Giorgio Napolitano e il  presidente della Repubblica federale di Germania Joachim Gauck per la cerimonia in ricordo della strage nazifascista del 12 agosto 1944, quando a Sant'Anna furono massacrati 560 civili, in maggior parte bambini, donne e anziani.  I due capi di Stato renderanno omaggio alle vittime nei luoghi simbolo della memoria. Per l'occasione sarà scoperta una lapide alla presenza di una trentina di sopravvissuti e delle loro famiglie.

La commemorazione congiunta dei due presidenti ribadisce le scuse della Germania per una strage che la giustizia ordinaria non ha mai saputo punire: il primo ottobre scorso, infatti, i giudici tedeschi archiviarono l'inchiesta nei confronti di otto ex funzionari delle Ss sospettati di aver partecipato alla strage (gli unici rimasti in vita dei 17 indiziati). La sentenza spiegò che la partecipazione dei militari tedeschi al massacro "non poteva essere provata". "Dalle indagini, condotte in maniera ampia ed estremamente approfondita insieme all'ufficio criminale del Baden-Wuertemberg, è emerso che non è possibile dimostrare una partecipazione dei 17 indiziati – in particolare degli otto ancora in vita – agli avvenimenti del 12 agosto 1944 nel paese di Sant'Anna di Stazzema punibile con una pena che non sarebbe prescritta". Il processo italiano aveva portato nel 2007 alla condanna definitiva all'ergastolo, in contumacia, dei dieci imputati.

"Quella di oggi è una giornata storica e una tappa importante nella costruzione dell'Europa e una tappa importante per l'amicizia tra Italia e Germania", ha commentato Michele Silicani, sindaco di Stazzema e presidente del comitato per le onoranze ai martiri di Sant'Anna. "Questa visita nasce da lontano: innanzitutto, dalla consapevolezza che Italia e Germania devono collaborare come motori dell'Europa e di una Europa accomunata da valori e da una memoria che si fondi sul dolore della Seconda Guerra Mondiale. Nasce da una idea – ha aggiunto Silicani – di una Sant'Anna aperta al mondo e non chiusa in se stessa: perché è qui, a Marzabotto, nei campi di sterminio, nelle città tedesche bombardate, ad Oradour su Glane, Vinkt e in tutte le città martiri che è sorta l'idea che un tale abominio non si dovesse ripetere e che ci fosse un bisogno di pace che aiutasse la crescita dell'Europa", ha detto ancora Silicani.

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