Strage di Nizza, identificata vittima italiana: è il novantenne Mario Casati
C'è una vittima italiana nell'attentato di giovedì scorso a Nizza, quando un camion si è lanciato sulla folla in strada per i festeggiamenti del 14 luglio. La Farnesina ha reso noto che la polizia giudiziaria francese ha formalizzato il riconoscimento di Mario Casati, un uomo di novantanni originario della Brianza ma residente a Milano. Casati risultava nell'elenco dei connazionali dispersi dopo l'attentato. I figli lo cercavano da tre giorni in ogni ospedale. La polizia francese ha infomato la famiglia dell'uomo, alla presenza di funzionari del Consolato italiano e dell'Unità di Crisi del nostro paese, che l'assisteva.
Il novantanne si trovava a Nizza con Maria Grazia Ascoli, di settantasette anni, e una coppia di amici di Voghera, Angelo D'Agostino e Gianna Muset, di settantuno e sessantotto anni. I quattro erano insieme sulla Promenade des Anglais per assistere ai fuochi d'artificio delle celebrazioni dell'anniversario della presa della Bastiglia, quando il killer si è lanciato a tutta velocità con un camion frigorifero sulla folla. Maria Grazia Ascoli e l'altra coppia risultano ancora tra gli italiani irreperibili, insieme a Carla Gaveglio, una donna quarantottenne di Piasco, in provincia di Cuneo. Il marito è ricoverato in ospedale insieme alla figlia di 14 anni, che sostiene di aver visto la madre cosciente mentre veniva caricata su un'ambulanza. Ma di Carla si continuano a non avere notizie.
Tra le vittime anche l'italo-americano Nicolas Leslie
Secondo la Farnesina tra le vittime "risulta anche un cittadino Italo-americano", ma la nota non fornisce altri dettagli. L'università di Berkeley, in California, però, ha confermato la morte di un suo studente nell'attentato di Nizza, il ventenne italo-americano Nicolas Leslie, che si trovava in Francia per un programma di scambio universitario. Per il rettore dell'università Nicholas Dirks si tratta di "una notizia tragica e devastante". Leslie era nato a Milano, ma vivea negli Stati uniti, dove studiava scienze ambientali.
Nel frattempo continua l'attività di identificazione delle vittime. Nonostantle le autorità consolari italiane abbiano ripetuto di attendere la lista ufficiale delle vittime dalla Francia, alcuni parenti sono andati a Nizza. "Non riusciamo più ad aspettare a casa. Questa attesa sta diventando un'agonia", ha spiegato Massimiliano, il figlio più grande di Angelo D'Agostino. Il cellulare dell'uomo risulta spento da subito dopo l'attentato, mentre quello della moglie ha squillato a vuoto per qualche ora prima di scaricare del tutto la batteria.