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Strage di Dacca, la mente dell’assalto in cui morirono 9 italiani è un jihadista canadese

Secondo gli inquirenti locali ci sarebbe un cittadino con doppia nazionalità canadese e bengalese dietro al terribile assalto terroristico a Dacca, in Bangladesh. Tamim Chowdhury è ritornato dal Canada tre anni fa e da allora ha organizzato una formazione islamista armata finanziando la radicalizzazione dei giovani musulmani.
A cura di Antonio Palma
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Ci sarebbe un cittadino con doppia nazionalità canadese e bengalese dietro al terribile assalto terroristico del primo luglio all'Holey Artisan restaurant di Dacca, in Bangladesh, in cui vennero uccise ventidue persone, diciotto delle quali straniere, tra cui ben nove italiani. È quanto hanno rivelato in queste ore gli inquirenti locali che da un mese stano cercando di ricostruire finanziatori e ispiratori dietro ai cinque assalitori armati nel locale della capitale del Paese asiatico. Secondo la polizia locale, citata dai media bengalesi, la mente dietro la strage di Dacca è Tamim Chowdhury, un jihadista 30enne con doppia nazionalità canadese e bengalese.

Il nome di Chowdhury sarebbe emerso negli ultimi giorni a seguito di un blitz antiterrorismo delle forze speciali della polizia locale nella zona di Kalyanpur durante il quale sono stati uccisi nove militanti jihadisti. Sempre secondo gli  inquirenti, Chowdhury infatti, dopo essere tornato dal Canada circa tre anni fa, sarebbe diventato il leader e il maggior finanziatore di una fazione particolarmente violenta del gruppo islamico "Jamaat-ul-Mujaheddin Bangladesh", una formazione  fondata nel 1998 ma al bando già da oltre dieci anni nel Paese proprio per le sue idee sempre più violente. A rivelare il suo ruolo uno degli arrestati durante il blitz facendo ipotizzare agli inquirenti un suo legame anche con l'Isis che ha rimedicato l'attentato di Dacca.

Tamim Chowdhury attualmente è ricercato in tutto il Paese visto che secondo gli inquirenti avrebbe seguito da vicino la preparazione dell'attentato di Dacca e si troverebbe ancora in Bangladesh. Chowdhury avrebbe procurato armi, esplosivi, denaro, istruzioni e persino nascondigli agli attentatori. Oltre che per la strage di Dacca, l'uomo però è ricercato anche per una altro attentato terroristico nel Paese compiuto dalla sua formazione. L'attentato è avvenuto a Sholakia, nel nord del Paese, una settimana dopo la strage di Dacca quando uomini armati hanno assaltato un raduno di 250mila fedeli che festeggiavano  la fine del mese sacro del Ramadan. "Chowdhury è il mandante dei due attentati. Abbiamo lanciato una caccia all’uomo in quanto riteniamo che si trovi ancora in Bangladesh da quando è tornato dal Canada tre anni fa”, ha spiegato investigatore ai media locali

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