Strage di Buffalo, il killer 18enne: “Ho imitato Luca Traini, autore dell’attacco a Macerata”
C'è anche Luca Traini tra gli idoli di Payton Gendron, il 18enne bianco di Buffalo che ha ucciso in diretta streaming 10 persone in un supermercato. Il ragazzo ha pubblicato un manifesto suprematista bianco di oltre 100 pagine, che sta fornendo diversi spunti per comprendere la sua personalità e le sue visioni, e che ha portato le forze dell'ordine locali a seguire la pista del crimine d'odio, dell'estremismo di matrice razzista: nel documento ci sono una serie di riferimenti proprio all'autore dell'attacco di Macerata del 2018. Traini, infatti, sparò contro degli immigrati da un'auto. Non vi furono vittime, ma diverse persone rimasero ferite, e negozi ed edifici vennero danneggiati.
Traini e Tarrant tra gli idoli del killer di Buffalo
Traini è stato condannato in via definitiva a 12 anni per l'attacco, con l'aggravante dell'odio razziale. Gendron nel suo manifesto ha scritto che i suoi genitori sono di origine nord europea e italiana e che il suo obiettivo era quello di costringere gli afroamericani e gli ispanici a lasciare gli Stati Uniti. Oltre a Traini, c'è pure un riferimento a Brenton Tarrant, autore dell’assalto contro due moschee in Nuova Zelanda nel marzo 2019, che fece decine di vittime: anche lui era convinto della superiorità della razza bianca. "Tante persone mi hanno ispirato come Luca Traini, Anders Breivik, Dylan Roof, Anton Lundin Pettersson, Darren Osbourne ecc. ma ho avuto solo un breve contatto con il giustiziere Breivik, ricevendo una benedizione per la mia missione dopo aver contattato suoi amici", ha detto dopo la strage, con riferimenti ancora una volta a Traini e soprattutto a Breivik, il terrorista norvegese autore degli attentati del 22 luglio 2011 che hanno provocato la morte di settantasette persone.
Cosa sappiamo della strage di Buffalo
Intanto continuano le indagini degli inquirenti per ricostruire esattamente quanto successo a Buffalo nelle scorse ore. Gendron si è dichiarato non colpevole in tribunale dopo l'attacco, che lui stesso ha filmato in diretta su Twitch per alcuni minuti prima di essere sospeso. Resterà dietro le sbarre fino al processo dopo che il giudice non ha previsto per lui alcuna cauzione. Nel suo manifesto si descrive come un suprematista e dichiara il suo appoggio alla teoria cospirazionista del Great Replacement, ovvero la convinzione che i bianchi siano sostituiti nei loro paesi da immigrati non bianchi con il risultato dell'estinzione della razza bianca. Il supermercato scelto sembra confermare la pista razzista, in quanto si trova in un'area di afroamericani, che Gendron ha raggiunto guidando per ore armato fino ai denti, con il giubbotto antiproiettile e in mimetica. Tra i 10 morti e i 3 feriti dell'attacco ben 11 sono persone di colore.